Il tempio e l’icona

 

‘Percorrendo le stradine interne della Russia centrale cominci a capire dove sia la chiave del pacificante paesaggio russo. E nelle chiese. Arrampicate sui dossi, alte sui colli, affacciate sui larghi fiumi come regine bianche e rosse, svettanti coi loro slanciati e aguzzi campanili sulla paglia e il legno d’ogni giorno, si fari cenni da lontano lontano, da borghi isolati, invisibili l’uno all’altro, e si innalzano verso l’unico Cielo… Gli uomini sono pur sempre stati avidi e sovente malvagi. Ma risuonava la campana della sera, il suo rintocco volava sul villaggio, i campi e i boschi. Esso rammemorava che bisogna lasciare le misere cose di questo mondo e volgere l’ora, e i pensieri, all’Eternità” (Aleksandr Solzenicyn). Alla base della struttura architettonica del tempio bizantino vi è una concezione dell’uomo e del cosmo che determina fin nei particolari le linee, le decorazioni e la struttura stessa degli spazi nel tempo. Le cupole dorate vengono spesso paragonate a fiamme che si innalzano su un cero, da un candeliere. All’interno la cupola conserva il significato di volta celeste: l’interno del tempio esprime l’idea dell’ordine divino che scende sulla terra, mentre all’esterno le cupole a bulbo che si protendono verso la volta celeste naturale rammentano agli uomini che l’Altissimo non è ancora stato raggiunto, e che per raggiungerlo sono necessari lo slancio della preghiera e lo slancio dell’amore. All’interno predomina la penombra per facilitare la concentrazione: la luce proviene dalle icone. L’uomo deve lasciarsi illuminare dal volto di Cristo, dalla Madre di Dio e dai santi, scoprendosi così “icona” di Dio e acquistando la possibilità, come dicono i Padri, “di vedere’, cioè di scorgere ovunque la presenza animatrice dello Spirito. La scuola iconografica di Seriate è nata nell’ambito del Centro Studi Russia Cristiana, grazie al magistero di uno dei più esperti e noti iconografi della nostra epoca, padre Egon Sendier, nell’anno 1979. L’intento è triplice: incontrarsi con l’esperienza religiosa e artistica della grande tradizione bizantina; andare alle origini di un canone artistico che aveva ispirato per secoli la pittura religiosa in Oriente sia in Occidente; collaborare all’unità dell’Europa. La scuola propone l’iconografia nel mondo d’oggi non per scoprire semplicemente una grande tradizione del passato, ma per proporre un paradigma d’ascesi e un cammino di conversione (…).’

Data

23 Agosto 1986 - 30 Agosto 1986

Edizione

1986
Categoria
Esposizioni Mostre Meeting