Chi siamo
Il cielo vive dentro di me. Etty Hillesum
A cura di Marta d’Angelo, José Claverìa, Benedetto Grava, Ombretta Malatesta, Gianni Mereghetti, Claudia Munarin, Paola Maria Sala
A cura di Marta d’Angelo, José Claverìa, Benedetto Grava, Ombretta Malatesta, Gianni Mereghetti, Claudia Munarin, Paola Maria Sala
La mostra IL CIELO VIVE DENTRO DI ME racconta il percorso umano che Etty Hillesum, giovane ebrea olandese, lontana da Dio, inquieta e insoddisfatta, ha fatto alla ricerca di sé durante il periodo drammatico dell’occupazione nazista dell’Olanda. Ad avviare questo percorso è stato l’incontro con Julius Spier, psicologo e psicoterapeuta allievo di Jung, che ha sollecitato Etty a trovare dentro la propria interiorità la sorgente inarrestabile che la muove. Etty, affascinata da Spier, ne segue il metodo e scopre il mistero del proprio essere fino ad arrivare a riconoscerlo in Dio. Scoperto Dio Etty comincerà a rivolgersi a Lui come ad un Tu a cui chiedere, un Tu per cui dovrà impegnarsi dentro la vita, un Tu da amare per imparare ad amare ogni uomo, anche il nemico. Etty dalla presa di coscienza del suo essere passa a decidere di vivere tutto in rapporto a Dio, di aprirsi al mondo e agli altri certa che in ogni circostanza si possa ricavare qualcosa di positivo.
Dal settembre 1942 al settembre 1943 Etty entra dentro la vita del campo di Westerbork, un campo di transito verso i campi di sterminio all’Est. Di quest’ultimo periodo vi è la testimonianza delle numerose lettere che scrive agli amici e nelle quali si vede l’importanza che per Etty aveva l’amicizia come sfida a vivere la propria condizione. Il 7 settembre 1943 Etty viene inviata ad Auschwitz. La sua ultima testimonianza è una cartolina che Etty ha gettato dal treno, in cui dichiara: “abbiamo lasciato il campo cantando”.
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