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Crisi climatica e sicurezza alimentare: il ruolo dell’innovazione tecnologica e dell’imprenditoria
Gianpiero Menza, Senior Partnerships & Innovative Finance Officer, Alliance/CGIAR; Margot Angot, Coordination and Project Officer, UNDP Rome Center for Climate Action and Energy Transition; Celeste Righi Ricco, Researcher at Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) and co-founder at Change For Planet (TBC). Modera Claudia Zaccari, Junior Analyst, Alliance/CGIAR.
La crisi climatica sta aumentando l’intensità e la frequenza di catastrofi naturali, mettendo a dura prova la produzione alimentare. Negli ultimi due anni, la crisi alimentare è stata ulteriormente esacerbata dalle conseguenze della pandemia da covid-19, dai conflitti e dall’aumento dei costi di produzione.
La combinazione di questi fattori ha portato a 828 milioni di persone denutrite nel 2021, un nuovo record negativo che porterà a un’accelerazione dei fenomeni migratori, destabilizzazione, e possibili nuovi conflitti.
Il settore agroalimentare è parte della soluzione alla crisi climatica e alimentare, ma è necessario supportare ed attingere al potere della ricerca e dell’innovazione (R&I), sviluppare e implementare nuove tecnologie basate sulla scienza e assicurarsi che queste soluzioni siano accessibili a tutti, affinché questo avvenga.
La ricerca scientifica in ambito di agricoltura e sistemi alimentari svolge un ruolo fondamentale nell’innovazione e nella competizione di mercato. Attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi, consente di creare occupazione, stimola la crescita economica e fornisce soluzioni concrete alle comunità rurali, i giovani e le donne, che incrementano la produttività, permettono una maggiore sostenibilità ambientale e contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.