Chi siamo
Con gli occhi degli apostoli. Una presenza che travolge la vita
La mostra ricostruirà il percorso che alcuni abitanti ebrei di Cafarnao hanno fatto dal primo incontro con Gesù di Nazareth fino al riconoscimento di fede che permise loro di arrivare a dare la vita per Lui.
Avvalendosi delle fondamentali conoscenze scaturite dagli scavi archeologici realizzati nell’ultimo secolo dai Padri Francescani della Custodia di Terra Santa e dallo studio esegetico dei Vangeli, l’esposizione intende aiutare a vincere il dubbio sul cristianesimo: “Sì, questa storia è accaduta realmente. Gesù non è un mito, è un uomo fatto di carne e sangue, una presenza tutta reale nella storia. Possiamo visitare i luoghi e seguire le vie che egli ha percorso. Possiamo, per il tramite dei testimoni, udire le Sue parole. Egli è morto ed è risorto…i miti hanno aspettato Lui, in cui il desiderio è diventato realtà” (Benedetto XVI).
Nella prima parte verrà descritta la localizzazione e una breve storia di Cafarnao (Kfar Nahum). Oggi ne rimangono solo alcuni resti archeologici, ma nel periodo erodiano essa traeva una relativa importanza dal fatto che era posta lungo la Via Maris e proprio al confine tra due diversi regni. I visitatori saranno aiutati ad immedesimarsi con la vita quotidiana degli abitanti del villaggio tramite oggetti, ricostruzioni, pannelli che permetteranno di guardare e conoscere la vita normale dell’epoca: i lavori più comuni, i tipi di abitazione, la religione, le tradizioni, gli usi e i costumi, ecc.
Nella seconda sezione, le testimonianze dei Vangeli aiuteranno a mostrare come la tranquilla vita di Cafarnao, attorno all’anno 30, venga profondamente sconvolta da un episodio apparentemente banale: l’incontro tra due degli abitanti del villaggio, Andrea e Giovanni, con un ebreo di Nazareth di nome Gesù, e la successiva decisione di quest’ultimo di trasferirsi proprio a Cafarnao. Nessun abitante di Cafarnao potrà evitare di avere a che fare con questo nuovo, inatteso ospite. Ma Gesù attrae anche gente da fuori, così che Cafarnao diventa un luogo a cui accorrono stranieri e sconosciuti, sconvolgendo la vita quotidiana del paese.
In seguito si concentrerà l’attenzione sull’esperienza personale di quei pochi uomini che Gesù sceglie come suoi discepoli. La loro unità nascerà dalla sequela, perché sarà la persona stessa di Gesù a determinare ogni aspetto delle loro vite. Verrà descritto il cammino della certezza che fecero questi discepoli. Stando con quella presenza eccezionale (che si manifestava tanto nei suoi miracoli quanto nel suo modo di insegnare ed agire), la loro vita diventerà più intensa e vera. Nasce il cristianesimo: una Presenza che compie la vita.
La convivenza quotidiana, una corrispondenza sempre crescente genera in loro la certezza e l’attaccamento affettivo.
Nell’ultima sezione le scoperte archeologiche trovate a Cafarnao mostreranno come la vita nella città continui a rimanere diversa e segnata da Gesù anche dopo la sua morte. I suoi discepoli continuano a vivere assieme uniti dalla Sua Memoria e dalla Sua continua, affermata e riconosciuta Presenza; la casa dove Gesù aveva vissuto diventa dapprima un luogo di venerazione e poi una Chiesa; stranieri e sconosciuti continuano ad affluire verso la città come pellegrini per pregare in quei luoghi, come testimoniano i graffiti.
A cura di José Miguel Garcia. Con la collaborazione di Erasmo Figini, Daniela Massara, Ettore Soranzo. Fotografie di Stefano Ciol. Riprese video di Paolo Lipari.
QUESTA MOSTRA È DISPONIBILE IN FORMATO ITINERANTE. CLICCA QUI PER TUTTE LE INFORMAZIONI