Chi siamo
BURRI. FORMA SPAZIO EQUILIBRIO
Sacco, 1969
Sacco, acrilico su tela
7,50 x 9,70 metri
Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Città di Castello
A cura di Bruno Cora’, Presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Città di Castello
Per dare una immagine di sintesi dell’arte di un grande artista come Alberto Burri al Meeting di Rimini del 2023, la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri ha risposto all’invito formulato dal Meeting decidendo di collocare al centro dell’area espositiva la più grande tela mai realizzata dal Maestro, il Sacco del 1969 ideato e realizzato per il fondale del primo atto del dramma teatrale “Avventura di un povero cristiano” dal romanzo di Ignazio Silone. Attorno all’imponente opera si è costruito un esauriente percorso idoneo a far luce su questo grande outsider della pittura. Con le suggestive proiezioni del Grande Cretto Gibellina ed altri cicli appartenenti a diverse stagioni del suo lavoro, il pubblico avrà l’opportunità di prendere visione di una significativa parte dell’opera di questo grande protagonista dell’arte italiana ed internazionale.
L’opera di Burri, a partire dagli anni ’50 del XX secolo e fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 1995, ha segnato la scena dell’arte contemporanea fino ai nostri giorni. La sua pittura per lo più a base di materie extrapittoriche come il catrame, il vissuto dei ‘sacchi’, le combustioni di plastica, di legni, di ferri, i composti acrovinilici dei ‘cretti’ e i cellotex, ha tracciato una nuova frequenza del linguaggio visivo su cui si sono sintonizzate le generazioni a lui successive, osservando l’orientamento da lui indicato relativo ai valori della Forma, dello Spazio e dell’Equilibrio di cui dotare la ‘presenza’ della pittura.
Biografia
Alberto Burri nasce a Città di Castello (Perugia) il 12 marzo 1915. Si laurea in medicina nel 1940. Quale ufficiale medico è fatto prigioniero dagli inglesi in Tunisia nel 1943 e consegnato agli alleati USA che lo inviano nel campo di Hereford in Texas. Qui comincia a dipingere. Tornato in Italia nel 1946, si stabilisce a Roma e si dedica definitivamente alla pittura. A Roma nel ’47 e ’48 tiene le due prime personali. Nel 1948, dopo un viaggio a Parigi, la scelta astratta si impone definitivamente e il suo interesse verte sulle potenzialità espressive della materia. Nel 1950 la rivista francese “Cahiers d’Art” segnala il suo lavoro al pubblico internazionale. Dallo stesso anno assumono rilievo i Sacchi, fino a predominare nelle mostre personali che, dopo Roma, si tengono oramai anche in varie città americane ed europee. In seguito appaiono le Combustioni, i Legni, i Ferri, le Plastiche. Gli anni ’70 registrano una progressiva rarefazione dei mezzi tecnici e formali verso soluzioni monumentali, dai Cretti ai Cellotex.
Si susseguono mostre personali e partecipazioni a importanti collettive nei musei più prestigiosi del mondo, tra cui il MoMA e il Guggenheim di New York, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la Tate Gallery di Londra, il Musée National d’Art Moderne di Parigi ed altri.
Dalla fine degli anni ‘70 Burri realizza complessi cicli pittorici dei quali il primo è stato Il Viaggio, presentato a Città di Castello nel 1979 e passato l’anno successivo a Monaco di Baviera, poi Orti a Firenze nello stesso ’80, Sestante a Venezia (1983) e Annottarsi esposto a Roma e Venezia (1985 e ’87). A Città di Castello nel 1978, dà vita alla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, con il compito istituzionale di promuovere, gestire e divulgare la sua opera. Nel quattrocentesco Palazzo Albizzini nel 1981 espone in permanenza una sua selezione di opere. Nel 1989 la Fondazione Palazzo Albizzini acquisisce gli Ex Seccatoi del Tabacco, complesso di edifici industriali trasformati in una gigantesca scultura, contenitore ideale per i grandi cicli pittorici e le sculture, per completare il primo nucleo di Palazzo Albizzini.
Alberto Burri muore a Nizza il 13 febbraio 1995.
La Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri sarà lieta di accogliere i partecipanti del Meeting che volessero visitare i Musei di Alberto Burri a Città di Castello, applicando loro la riduzione del biglietto.
Per informazioni su orari e biglietti consultare il sito: www.fondaziobeburri.org
Con il sostegno di isybank e Vulcangas
Si ringrazia per la preziosa collaborazione Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri