Chi siamo
Bellezza del mondo epifania divina
‘”Prima che Platone iniziasse la sua filosofia, l’età aurea dell’arte greca era già finita in ogni suo aspetto: tutto ciò che si avrà poi di artistico in Grecia, in Roma e nell’Europa dei classici, non è che un’eco di questa primordiale generazione di bellezza dallo spirito greco del mito e dunque della religione. Ogni arte elevata è religiosa: atto di omaggio alla gloria dell’essere” (Von Balthasar). La mostra intende introdurre all’ascolto dell’eco di questa primordiale generazione di bellezza che nelle immagini delle realizzazioni d’architettura e d’arte greca ancora vibra. Due pannelli introduttivi alla rassegna propongono, nella sintetica articolazione di un discorso accompagnato da qualche antica figurazione del cosmo e degli dei, una interpretazione di quello che può essere ritenuto il nucleo fondamentale, non solo della filosofia greca, ma più in generale della saggezza umana: la piena valorizzazione dell’evidenza e certezza di una “ragione”, umanamente raggiunta, capace di misurarsi con la realtà e di misurarla, capace di darle ordine rintracciando in essa l’eco dello stesso ordine cosmico voluto dagli dei. Fiducia nella ragione umana e umile speranza di una stretta unità di questa con ciò che la trascende, con il divino: posizioni culturali che, a suo tempo, hanno consentito alla Grecia, orientale e occidentale, di raggiungere una bellezza a tutto tondo, segnale splendente di una verità accolta ed amata, dunque in qualche modo vicina. L’esposizione, attraverso un ricco apparato di immagini, propone esempi di arte figurativa, d’architettura e di urbanistica, realizzati dai colonizzatori greci dell’Italia Meridionale e della Sicilia a partire dall’VIII e VII secolo a.C. In particolare, concentra l’attenzione su quattro luoghi, tra i più significativi dell’occidente greco: Paestum, Agrigento, Selinunte e Segesta.’