Chi siamo
Armenia culla della cristianità
«Dopo aver viaggiato tutto il mondo grazie al mio lavoro di giornalista e di fotografa professionista per tanti anni, dalla Nuova Zelanda all’Alaska, dalla Terra del fuoco al deserto dei Gobi, dall’India alle isole sperdute del Giappone, un giorno sono partita per l’Armenia senza sapere neanche bene dov’era ma grazie a un incontro che ha cambiato questi ultimi anni della mia vita e di cui sono profondamente grata al dr Joseph Oughourlian. Questo desiderio è venuto da molto lontano e ha richiesto un’attenta preparazione per andare a “vedere” un paese di cui si sa così poco, di cui esistono cosi poche immagini, e renderlo visibile e vivo nelle mie immagini.»
Così la fotografa Graziella Vigo racconta dell’incontro con questo Paese e della voglia di testimoniare la forza straordinaria, il coraggio e la fede della sua gente attraverso un percorso espositivo.
La mostra si apre con le immagini degli indimenticabili paesaggi armeni di altipiani deserti, vallate pietrose, laghi che riflettono un cielo immenso, con le nuvole che si rincorrono all’infinito.
Prosegue poi con gli scatti del Karabakh e della regione quasi ignota del Caucaso del Sud, contesa per secoli e avamposto cristiano in terre perdute, ma simbolo per gli armeni di tutto il mondo.
La terza parte della mostra è dedicata “all’Armenia fuori dall’Armenia” ovvero all’isola di San Lazzaro nella laguna di Venezia, la cui unica costruzione è il monastero dei Padri Mechitaristi dimora di monaci e diaconi armeni.
Fotografie e testo di Graziella Vigo.