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Anselmo d’Aosta e Thomas Becket
‘ Anselmo d’Aosta: La mostra, ci presenta i luoghi fisici in cui si è consumato il senso della vita di Anselmo, il maggior filosofo teologo dell’XI secolo, predecessore di Becket come arcivescovo di Canterbury. I luoghi dell’infanzia e della giovinezza (Aosta), della pace interiore e dell’amicizia monastica (Le Bec), delle lotte (Inghilterra), degli esilii (Italia e Francia). Ma vuole presentare anche un altro luogo, quello più segreto della preghiera di Anselmo. A tal fine si innesta, nella visione “realistica” e “storica” dei luoghi fisici, lo spazio dell’immaginario orante, significato nell’apertura figurativa delle miniature che adornano, in un codice conservato a Oxford, le sue “Orationes et Meditationes”. Il vigore della testimonianza storica di Anselmo ha il suo alimento nel dialogo con Dio, nella meditazione dei suoi misteri e nella lettura dei suoi mirabilia attraverso gli esempi di santità, che sono il tesoro nascosto e la memoria sempre viva della Chiesa. Thomas Becket: La mostra descrive, lungo un cammino di luoghi e di avvenimenti, l’itinerario della vita di Thomas Becket. Mentre Canterbury rimane lo sfondo di tutti i luoghi, come simbolo del dramma, l’avventura parte da Londra, dove Thomas nasce. Poi Parigi e Bologna, le città della cultura filosofica, teologica e giuridica: Canterbury incomincia ad apparire soltanto come il luogo della corte dell’arcivescovo Teobaldo. Qui Becket soggiornerà e sarà nominato arcidiacono. Da quella corte, partirà per il prestigioso cancellierato, che lo vedrà nel continente al servizio del re, a Reims e Tolosa. Ma è ancora Canterbury, con la sua cattedrale, a raffigurare l’episcopato di Becket, che si rivelerà tragico ed esaltante quando, da Canterbury, passerà a Clarendon e da Clarendon, attraverso la Manica, al monastero cistercense di Pontigny e di Sainte-Colombe, presso Sens: tappe di un esilio tribolato e umiliante (…). Canterbury riappare alla fine, come la casa ritrovata dopo l’esilio. Nella cattedrale riposerà, poichè presto, dopo aver versato il sangue per la libertà della Chiesa, vi sarà deposto in un sepolcro che diventerà meta di secoli di pietà cristiana,. La chiesa di Canterbury sarà l’immagine della Chiesa celeste. Oltre che mediante le raffigurazioni dei luoghi, la mostra segue le vicissitudini di Thomas Becket attraverso le finissime miniature del “Queen Mary Psalter”, codice della British Library di Londra (sec. XIV).’