Teresa de Jesùs: il realismo di un incontro
In un mondo trionfante e lacerato – il secolo d’oro e di conquista della Spagna del Cinquecento -, ecco una donna, monaca di clausura, che si affaccia e si consegna alla storia dell’epoca come riformatrice. La mostra propone la vicenda biografica della Santa, attraverso un percorso che intende favorire l’incontro con Teresa de Jesús, con il suo essere totalmente donna del suo tempo, immersa nella vera storia di una Spagna che, dopo la scoperta dell’America, vive il suo secolo d’oro.
Lo stupore è tutto per la riscoperta di un Dio vicino e personale, perdutamente innamorato dell’uomo, totalmente uomo, che sa accompagnare alla piena maturità. Un’umanità, quella di Teresa, capace di incontrare gli uomini e le donne del suo tempo, potenti e gente di strada, capace di trarre da ognuno il buono. Profonda conoscitrice dell’animo e cultrice delle vere amicizie, Teresa sa rendere ragione di tutto ciò che l’incontro con Cristo rinnova nell’esperienza umana. Tale certezza la rende infaticabile costruttrice e la porta a dilatare questa esperienza: la riforma del Carmelo, di cui è promotrice, è frutto della semplicità della sua dedizione a Cristo e della familiarità con chi si accompagna a lei. Il realismo di Teresa nasce dall’incontro con l’umanità di Cristo, capace di risvegliarla ad un’azione e contemplazione autentica, a un rapporto familiare con il Mistero e con le circostanze dell’esistenza.
Gli ultimi anni della sua vita sono infatti dedicati alla creazione di luoghi di esperienza cristiana autentica: è commovente il suo appassionato e puntuale resoconto delle 17 Fondazioni che la resero girovaga nella Spagna della seconda metà del Cinquecento. Una donna da incontrare nel suo straordinario carisma e nella sua quotidiana obbedienza alla vita della Chiesa, vera madre per tutto il Carmelo, punto di riferimento sicuro per la cristianità, Santa e Dottore per la Chiesa. “Che gli ha preso, ai cristiani di oggi?”. “Qué es esto ahora de los cristianos?” scrive Teresa. Nella sua domanda, riecheggia un’indomabile intelligenza, una passione alla vita della Chiesa che non possiamo non sentire nostre.
Nel percorso dell’esposizione – realizzata grazie all’aiuto dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, in particolare di padre Juan Bosco, dei Carmeli Spagnoli di Avila, Valladolid, Segovia, Medina del Campo, alla consulenza artistica di Silvia Camerini, ai testi selezionati dalle Carmelitane Scalze del Monastero di Legnano, alle fotografie di Grazia Lissi -, i visitatori potranno ammirare preziosi oggetti e manoscritti autografi della Santa.
Dal pannello n° 0 al pannello n° 40 100×100
Pannello n° 41 composta da due pannelli 70×100 che ne formano uno 140×100 or
Pannello n° 42 composta da due pannelli 100×70 or che ne formano uno 100×140 ve
Pannello n° 43 composta da due pannelli 100×70 or che ne formano uno 100×140 ve
Pannello n° 44 composta da due pannelli 100×70 or che ne formano uno 100×140 ve
Dal pannello n° 45 al pannello n° 49 tutti 70×100 ve
La mostra non è divisa in sezioni
Imballaggio: casse di legno n° 2 110x100x20