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Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi

22·27 agosto 2025 | 46a edizione | Fiera di Rimini

“Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi”. Questo è il titolo dell’edizione del Meeting di Rimini 2025. La citazione, tratta dai Cori da ‘La Rocca’ di T.S. Eliot, vuole prima di tutto esprimere la speranza di una novità dentro la drammaticità della storia, il desiderio di costruire insieme luoghi in cui condividere la ricerca e l’esperienza di ciò che è vero, buono e giusto.

Durante le ultime edizioni del Meeting è stato sorprendente osservare il fiorire di questo slancio vitale in risposta ai molti ‘deserti’ della contemporaneità: la solitudine esistenziale, la disperazione, la rassegnazione, il cinismo, la violenza e l’indifferenza. Uno slancio tangibile e incisivo. Abbiamo incontrato tante persone che costruiscono relazioni autentiche e si prendono cura dei più bisognosi, che riscoprono il valore del lavoro e promuovono l’innovazione in contesti di apparente stagnazione, che collaborano nella ricerca di nuove prospettive laddove l’individualismo ha limitato la creatività. Sono testimonianze di chi si impegna a rispondere alla ricerca di senso in un’epoca in cui l’esistenza sembra aver smarrito la via verso la pienezza.

Al contempo è innegabile la sproporzione tra qualsiasi iniziativa, per quanto meritevole, e la vastità dei cambiamenti sociali, culturali, economici e tecnologici che quotidianamente ci interpellano. È altrettanto evidente che non può essere il mero coraggio eroico la fonte dell’energia per affrontare ciò che ci attende. Paradossalmente è la gratitudine a favorire più di ogni altra risorsa la forza e l’intelligenza necessarie per costruire anche quando tutto sembra crollare: gratitudine per la vita ricevuta con tutti i suoi talenti, per le amicizie donate nella loro diversità di interessi e temperamenti, per la realtà a noi affidata con una bellezza che nessuna bruttura può cancellare.

La presunzione fa crescere i deserti intorno a noi. Credere di poter costruire il futuro attraverso una progettualità basata sul mero potere o su un approccio tecnocratico è un’illusione. Non saranno certamente questi gli atteggiamenti che ci permettono di contrastare la desertificazione.

Il Meeting 2025 ci invita a condividere esperienze e iniziative di costruzione che nascono dalla gratuità e dalla libertà. Desideriamo scoprire insieme “mattoni nuovi” che rispondano alle nostre aspirazioni più autentiche arricchendoci di tutto il bene che la storia ci ha trasmesso e che il presente ci offre. Sarà questa anche un’occasione per riscoprire la nostra vocazione di edificare la propria vita prendendoci cura della porzione di mondo che ci è stata affidata.

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