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Presentazione di libri e autori in podcast
In collaborazione con Associazione Italiana Centri Culturali 

Leggere è andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno sa cosa sarà.
(Italo Calvino)

L’Associazione Italiana Centri Culturali, partner storico del Meeting per l’amicizia fra i popoli, da sempre contribuisce alla realizzazione della manifestazione riminese attraverso la presentazione di libri e il dialogo con i loro autori o curatori; presentazioni che nelle ultime tre edizioni sono confluite in una collana di podcast diffusa sulle principali piattaforme. Quest’anno AIC allestirà all’interno dei padiglioni fieristici, davanti alla grande libreria del Meeting, uno spazio dedicato alla registrazione in presenza dei nuovi podcast. Attraverso i testi e le novità letterarie proposte, insieme a tanti ospiti d’eccezione, si approfondirà il tema della 44° edizione: «L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile».
Perché come l’amicizia, la lettura è una «messa in opera, l’operazione comune di colui che legge e di colui che è letto, dell’autore e del lettore», è una reciprocità che chiede di essere donata.

Alessandro Manzoni, Aelredo di Rievaulx, Giacomo Leopardi, Charles Péguy, Dorothy Day, Giovanni Testori, Pietro Citati, Giampiero Neri e Luigi Giussani sono alcuni degli autori che ci accompagneranno quest’anno.
Saranno con noi Luigi Garlando, Maria Grazia Calandrone, Cristina Dell’Acqua, Marco Damilano e Adele Grisendi, Stéphane Delavelle, Silvano Petrosino, Franco Nembrini, Paolo Prosperi, Massimo Borghesi, Franco Arminio, Alessandro Rivali, Annalena Benini e molti altri.

Da luglio e durante i giorni del Meeting, nuovi podcast del BookCorner 2023 saranno disponibili sul Spreaker e su Spotify e sulle altre piattaforme e diffusi sui Canali Social di #meeting23 e di AIC (www.centriculturali.org) 

Da giugno ad agosto, ogni settimana, due o più nuovi podcast del BookCorner saranno disponibili nella nostra pagina Spreaker e su Spotify, Google Podcasts, Apple Podcasts, Deezer, Podcast Addict e altre.

I libri sono acquistabili nella libreria Meeting Online.
Saranno acquistabili anche nella libreria Jaca Book, al Palacongressi di Rimini.

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Silvano Petrosino, a cura di Alessandro Vergni

L'amicizia

Edizioni della Meridiana

«Che significato diamo oggi alla parola "amico"? Che tipo di esperienza descrive il termine "amicizia"? Quali sono i tratti che consentono il suo riconoscimento? Di troppa amicizia si può morire? E morire per un amico, si può? Sono solo alcune delle domande messe a tema in questo lavoro che a mio avviso ha il grande merito di sottolineare con forza la natura di dono dell'amico, un dono imprevisto, certamente desiderato e atteso ma, proprio in quanto dono, impossibile da programmare, progettare e soprattutto produrre. Amicizia come atto di gratuità, dunque, da cui siamo investiti al di là di ogni nostra iniziativa e decisione» 

Silvano Petrosino, Autore, filosofo, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Alessandro Vergni, Scrittore, operatore culturale
Alessandra Govi, Associazione Italiana Centri Culturali

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Pippo Molino

Un'altra musica

Un’esperienza di canto in compagnia di Don Giussani

Volontè

Il racconto del canto come esperienza vissuta da molti anni, che continua oggi, attraverso diversi tipi di repertorio, della storia e recenti. Il libro porta molti esempi di questi repertori, leggibili in musica scritta e ascoltabili in audio. Sempre con il desiderio di coinvolgere e far crescere un popolo, intorno alla coscienza della fede e della Chiesa.

Pippo Molino, Autore, musicista Emanuele Vianelli, primo organista presso la Cappella Musicale del Duomo di Milano
Letizia Bardazzi, Associazione Italiana Centri Culturali

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Annalena Benini

Annalena

Giulio Einaudi Editore

«Lei è stata la dismisura in tutto, ma la vita è anche mancare qualcosa, non riuscire in qualcosa, non colmare la misura fino all'orlo».

Annalena Tonelli, capelli al vento, sfreccia in bicicletta all'alba per le strade di Forlí: corre dai bisognosi, dagli ultimi. Lo farà per tutta la vita. Fino a fondare una missione in Africa, a rinunciare a tutto, fino a venire uccisa perché donna, bianca, senza un uomo a fianco, e senza paura. Annalena Benini la conosce da sempre questa storia, fa parte della sua famiglia. Ma adesso qualcosa è successo e quel nome identico al suo la insegue come una domanda, come un pungolo: può arrivare a capire tutto di quella donna cosí estrema, libera, coraggiosa? C'è un mistero che resta.

Un viaggio personalissimo e profondo dentro il cuore della forza femminile, tra dedizione e potere, grandezza e senso del limite, talento e vocazione.

Annalena Benini, Autrice, giornalista de Il Foglio
Alessandro Banfi, Giornalista

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A cura di Marco Damilano e Adele Grisendi

Giampaolo Pansa. Piombo e sangue

Rizzoli

«Ho trascorso gran parte della mia giovinezza e della mia maturità occupandomi, e scrivendo, del terrorismo italiano. Qualche lettore penserà che sono stato uno sciocco o che non ho saputo impiegare meglio il mio tempo. Ma per un giornalista come me, attivo negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, era quasi fatale che andasse così.»Pansa c’era. C’era alla fine degli anni Sessanta, nella Milano della contestazione studentesca e del ribellismo violento. C’era il 12 dicembre 1969, pochi istanti dopo l’esplosione della bomba di piazza Fontana, nella Banca dell’Agricoltura, ad accompagnare con i suoi occhi e la sua scrittura il lettore nell’inferno, tra i corpi dilaniati dalla strage. Tra i cittadini in lutto, ai funerali delle vittime. C’era con le sue cronache sulle indagini, le interviste ai testimoni, il dolore della moglie di Pinelli e il ritratto dell’anarchico Valpreda, la pista nera che porta a Treviso e a Padova, la campagna contro il commissario Calabresi e la sua uccisione…

Marco Damilano, Giornalista
Adele Grisendi moglie di Giampaolo Pansa
Alessandro Banfi, Giornalista

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A cura di Massimo Borghesi

In comunione e in libertà

Don Giussani nella memoria dei suoi amici

Edizioni Studium 2023

«E come potrebbero non ricordarlo con gratitudine commossa quelli che sono stati i suoi amici, i suoi figli e discepoli? Grazie alla sua paternità sacerdotale appassionata nel comunicare Cristo, essi sono cresciuti nella fede come dono che dà senso, ampiezza umana e speranza alla vita. Don Giussani è stato padre e maestro, è stato servitore di tutte le inquietudini e le situazioni umane che andava incontrando nella sua passione educativa e missionaria. La Chiesa riconosce la sua genialità pedagogica e teologica, dispiegata a partire da un carisma che gli è stato dato dallo Spirito Santo per l’“utilità comune”» (Papa Francesco, 15-10-2022). Il presente volume vuole ampliare la conoscenza di una personalità straordinaria, nel panorama ecclesiale e civile, grazie alle testimonianze di coloro che ne hanno avuto una conoscenza diretta, che lo ricordano nella sua umanità generosa, nella sua fede limpida, nella sua passione cristiana.

Massimo Borghesi, Autore, Professore di Filosofia morale, Università degli Studi di Perugia
Lucio Brunelli, Giornalista
Maria Teresa Tosetto, Associazione Italiana Centri Culturali

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Renato Cantore

Harlem, Italia

Covello e Marcantonio, due visionari nel ghetto dei migranti

Rubbettino

Un’amicizia per tutta la vita, due destini indissolubilmente legati a quello del popolo di Harlem, dove i “lazzaroni indesiderabili” provarono, e riuscirono, a diventare buoni cittadini americani senza rinnegare la propria identità.
Accolti con sospetto, sfruttati e sottopagati, stipati in case malsane e fatiscenti, cacciati finanche dalla loro chiesa, gli italiani arrivati a fine Ottocento a East Harlem, in gran parte dalle regioni povere del sud, diventarono in pochi decenni la più grande comunità italo-americana di New York. Una comunità forte, dignitosa, gelosa della propria identità ma aperta al confronto con altri popoli e altre culture, guidata da leader illuminati e visionari. Contrariamente a tanti italiani di successo, Leonard Covello, educatore e sociologo, e Vito Marcantonio, avvocato e uomo politico, pur avendone la possibilità, decisero di non lasciare mai il ghetto dei migranti, di condividerne la vita e le speranze. Il loro “sogno americano” non era quello di salvarsi da soli, ma di crescere insieme alla comunità, guidandola verso importanti conquiste: il riconoscimento della lingua italiana, la scuola di comunità, alloggi dignitosi, i diritti di cittadinanza, una rete di protezione sociale, condizioni migliori di vita e di lavoro.

Renato Cantore, Autore
Erasmo Bitetti, Medico
Ivo Paiusco, Associazione Italiana Centri Culturali

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Alessandro Manzoni

I promessi sposi

Mondadori

In occasione del 150° anniversario della morte del Manzoni (22 maggio 1873), proponiamo la lettura dei Promessi sposi: un’opera pubblicata nella sua versione definitiva nel 1840 ma che, analizzata nei molteplici passaggi di linguaggio, contenuto e struttura delle versioni precedenti, mostra l’enorme lavoro di ricerca, sperimentazione e ricostruzione fatta dal Manzoni prima di arrivare a quella misura armonica finale che fa dei Promessi sposi il capolavoro ammirato da tutti.

Patrizia Scirè, Insegnante di Italiano e latino 
Anna Sortino, Centro Culturale di Catania 
Letture di Daniele Paradiso

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Roberto Perrone

La vita che non voglio

HarperCollins Italia

Lena ha più o meno trent’anni, lavora come giornalista a Milano e si sente con le spalle al muro. Deve fare una scelta e non pensa di esserne capace. L’unica soluzione che vede è la fuga. Così telefona ad Anastasia, detta Ani, vedova di un collega più grande di lei che le aveva fatto da mentore e le era stato vicino in alcuni momenti difficili: «Posso venire da te, a Trapani?». «Certo che puoi.»
Lena arriva in Sicilia. Ad accoglierla un mondo fatto di calore, di odori, di sapori. E una sorpresa. Lei non sarà l’unica ospite di Ani, c’è anche Monsignor Patrick, un vescovo settantenne, anche lui arrivato senza un vero preavviso. Anche lui in fuga.
Ma il primo giorno in cui sono tutti e tre insieme Ani ha un malore improvviso, devono portarla d’urgenza in ospedale, rischia la vita. Lena e Patrick restano soli, a studiarsi, conoscersi. Mentre sullo sfondo aleggia una grande domanda: da cosa stanno fuggendo?
Roberto Perrone, prematuramente scomparso lo scorso gennaio, è stato un grande giornalista e un grande scrittore. Nei suoi libri ha saputo spaziare tra i generi, scrivendo alcuni dei più bei noir italiani degli ultimi anni e indimenticabili storie d’amore, con lo sguardo universale proprio dei grandi umanisti, che sanno abbracciare la vita in tutte le sue forme, dalla letteratura allo sport, dal cibo ai sentimenti, quotidiani ed eterni, che animano l’esistenza.
La vita che non voglio è l’ultimo romanzo che ha completato. È il racconto di un’amicizia inattesa e grande, dell’incontro tra due dolori che specchiandosi sapranno tornare a sorridere. Un libro poetico e bellissimo, che appassiona e commuove.

Enzo Manes, Giornalista
Emanuela Carbone, moglie di Roberto Perrone
Letizia Bardazzi, Associazione Italiana Centri Culturali
Letture Franco Palmieri
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Luigi Giussani

Le mie letture

Bur-Rizzoli

Vengono qui riuniti in volume i testi di “letture” che don Giussani ha compiuto su autori a lui cari e che si sono rivelati determinanti per la sua formazione umana e spirituale. Un itinerario ricco e per certi versi imprevedibile, ove a esponenti della più schietta tradizione cattolica, come Claudel e Péguy, si affi ancano autori come Leopardi, Lagerkvist, Montale. Un contributo che mostra come uno spirito cristiano legge, nell’opera di alcuni “grandi”, la tensione alla ricerca del volto umano. Queste “letture”, nella loro apparente occasionalità, costituiscono un prezioso documento di come si formi la posizione di una coscienza cattolica nell’incontro e nel paragone, aperto e valorizzatore, con l’arte e la cultura.

«La verità di Leopardi non può essere una negazione, ma è in quel “Misterio eterno / dell’esser nostro”… Il genio, infatti, è sempre profeta, è così inesorabilmente espressore di ciò a cui l’uomo è destinato che il suo grido non può che confermare l’attesa per cui l’uomo è fatto».

Nella prima puntata parleremo di Giacomo Leopardi, Giovanni Pascoli, Clemente Rebora, Ada Negri.
Ignacio Carbajosa, Ordinario di Antico Testamento all’Università San Damaso di Madrid
Alfio Pennisi, Insegnate
Dado Peluso, Insegnante
Daniele Mencarelli, Poeta

Nella seconda puntata parleremo di Dante e San Paolo, Eugenio Montale, Paul Claudel, Thomas Stearn Eliot.
Paolo Valentini, Direttore scolastico Fondazione Karis
Valerio Capasa, Insegnante
Carmen Giussani, giornalista e scrittrice
Giuseppe Pezzini, Professore Corpus Christi College, Oxford

Nella terza puntata parleremo di Oscar Milosz, Par Lagerkvist, Emmanuel Mounier, Charles Péguy.
Guadalupe Arabona Abascal, Professoressa di letteratura spagnola all’Università Complutense di Madrid
Gianfranco Lauretano, poeta
Costantino Esposito, Professore Ordinario di Storia della Filosofia all’Università di Bari,
Pigi Colognesi, Giornalista e scrittore

 Letture di Paola Canova 

Episodi in diretta dal Meeting
20-25 agosto 2023 al Book Corner Pad. C2 (davanti alla Libreria) e sul Canale YouTube di AIC
A seguire firmacopie con l'autore davanti allo STAND 

IN DIRETTA IL 20 AGOSTO | ore 12:30
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Roberto Battiston

L’Alfabeto della Natura

Rizzoli

La realtà in cui siamo immersi è complessa, incerta e imprevedibile, forse a un livello mai visto in passato. Di fronte a questa complessità, però, il nostro pensiero non può arretrare: come potremmo vivere in un mondo che sappiamo decifrare solo in piccolissima parte? Il caos della pandemia, le reazioni scomposte di una certa politica e la circolazione di fake news sempre più virali hanno mostrato con chiarezza che solo ragionare in termini scientifici ci consente di capire e spiegare i molti aspetti di un fenomeno complesso. Proprio per questa ragione la scienza, con i suoi limiti, le sue incertezze, ma anche con la sua efficacia interpretativa dovrebbe essere pienamente accolta nella discussione pubblica. La conservazione dei valori democratici e il rafforzamento della fiducia nelle istituzioni sono possibili solo con il contributo di cittadini ben informati. Come ha scritto Stephen Hawking: “In una democrazia, è molto importante che i cittadini abbiano una conoscenza di base della scienza in modo da poter controllare quanto la scienza e la tecnologia influenzano sempre più le nostre vite”.Quali sono le domande giuste davanti a una cosa che non capiamo? Come si smaschera una fallacia in un ragionamento? Quali sono gli errori cognitivi che condizionano le nostre decisioni? Abbiamo davanti a noi una sfida enorme, scrive Roberto Battiston, in cui mettere a frutto la lezione che abbiamo imparato con la pandemia: la questione ambientale. Un tema elusivo, lento, contraddittorio, eppure decisivo per il nostro futuro; un tema che dobbiamo affrontare ora, evitando di farci ingannare da suggestioni poco fondate. Grazie alla scienza abbiamo gli strumenti per capire i problemi e risolverli: dobbiamo solo imparare a usarli nel modo più opportuno.

Roberto Battiston, fisico, già Presidente della Agenzia Spaziale Italiana
Letizia Bardazzi, Associazione Italiana Centri Culturali

IN DIRETTA IL 20 AGOSTO | ore 14:00
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Fabio Cavallari

E adesso parlo io

Lindau

Dopo quattordici anni di silenzio in «stato vegetativo», Alessandro Pivetta si racconta attraverso la voce di Fabio Cavallari, amico di famiglia, scrittore attento e vicino alla disabilità, alla condizione dei malati terminali e a quanti combattono ogni giorno al loro fianco la battaglia per una vita degna e piena. «Mi chiamo Ale. All’anagrafe Alessandro Pivetta. Abito a Pordenone. Ho trentaquattro anni. Non parlo dalla mattina del 15 agosto 2005. Lo so, è un silenzio prolungato, ma non si tratta di mutismo selettivo e non ho neppure un problema alle corde vocali. È una grana un pochino più complessa. Diciamo di difficile soluzione. È vero non cammino neppure. Non muovo le braccia. Non rido? Beh, questo lo lascio dire a voi. Io ho riso molto in questi anni. Non ve ne siete accorti? Sinceramente è un problema vostro.»  Comincia così il monologo di Alessandro. La sua vita è la sua malattia. Ogni pensiero, ogni sentimento, ogni relazione muove da lì e da lì prova ad andare oltre, a volte riuscendoci, a volte no, in compagnia dell’esistenza di prima – i ricordi, le amicizie, i sentimenti, i progetti – e dei mille problemi legati alla sua condizione. Ironico, lucido e poco accomodante, il linguaggio di questo libro si sposa con l’età di un ragazzo che ha vissuto troppo poco per accontentarsi di giudizi preconfezionati o di consolazioni superficiali. Le sue parole a favore della vita offrono la possibilità che il dubbio lieviti in noi e che la domanda sull’umano rimanga imprescindibile. Alessandro non c’è più, è morto il 21 gennaio 2020, ma la sua voce «canta» libera nella babele della modernità conformista: «Io metto in dubbio le vostre certezze, scavo buchi nelle vostre fragilità, vi pongo spalle al muro da sdraiato».

Fabio Cavallari, Autore
Nicola Sabatini, Centro Culturale di Varese

IN DIRETTA IL 20 AGOSTO | ore 14:30
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Giulia Galeotti

«Siamo una rivoluzione»

Vita di Dorothy Day

Jaca Book

Picchetti, case dell’ospitalità, file per la zuppa: così Dorothy Day (1897-1980) – giornalista, ragazza-madre, attivista, anarchica e pacifista – si è presa cura degli scartati d’America, di quelli che vivono ai margini estremi, di senza fissa dimora inavvicinabili per il loro odore, di madri che perdono il senno vedendo i figli morire di fame, di disoccupati annichiliti che arrivano brandendo coltelli. Per evitare di addomesticare una figura complessa e incredibile, Giulia Galeotti ritrae Dorothy Day in una biografia che è tante cose insieme: un viaggio nella letteratura e nella storia del Novecento (dal Village degli anni Dieci alla morte di papa Luciani, passando per la Grande depressione, Hiroshima, Cuba e il Vietnam), un trattato di sociologia, uno studio sui molti tipi di pidocchi umani, un poema di vangelo incarnato, un’inedita guida di New York e una storia del difficile rapporto tra una madre e sua figlia. Donna dalla vita avventurosa, scomoda, difficile e di un’attualità sconcertante (tra disuguaglianze, non-violenza, maternità e aborto, ecologia e difficile legame con la Chiesa) Day non solo ha accolto gli ultimi, ma ha vissuto nelle stesse case, mangiato alla stessa tavola, usato gli stessi bagni, vestito gli stessi abiti. Perché alla domanda «sono forse io il custode di mio fratello?», Dorothy Day ha risposto sì.

Giulia Galeotti, Autrice, giornalista
Sandro
Antoniazzi, Presidente Ass. «Conviviali» CISL
Ivo Paiusco, Associazione Italiana Centri Culturali

IN DIRETTA IL 20 AGOSTO | ore 16:00
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Cristiano Guarneri

Marta fuori dal guscio

ITACA

Marta ha 11 anni, è una bambina strana. Pensa, parla e si muove fuori dall'ordinario. Un "fastidio" per molti, una "ferita senza cura" per i genitori, che oscillano tra rassegnazione e volontà testarda di volerla "normale". Un enigma indecifrabile per il fratello Lorenzo, sedicenne in cerca di un proprio posto nel mondo. Elia Ricci ha viaggiato per anni, è un vecchio cronista con l'occhio che scava tra le cose. E il nuovo dirimpettaio di casa Villari, dove abita Marta. Un fortuito incontro sulle scale del condominio è l'inizio di un'amicizia tra loro che è come aria fresca in una stanza chiusa da giorni. Marta non guarirà da certe "manie", ma nei brevi momenti trascorsi con Elia, sentirà di poter essere, finalmente, ciò che è. Anche Lorenzo, a cui nessuno, in famiglia, riserva il tempo di un'attenzione esclusiva, trova nella coetanea Ada qualcuno che "tocca i tasti giusti per risollevarmi", che sa capirne i sogni e le ferite. Solo così si vive fuori dal guscio: prendendo l'amore che qualcuno, dall'esterno, inizia a regalarci. Età di lettura: da 10 anni.

Cristiano Guarneri, Autore
Monica Foieni, Associazione I Gigli del Campo, Cernusco Sul Naviglio
M.Luisa Fabiani, Centro Culturale di Gessate

IN DIRETTA IL 20 AGOSTO | ore 16:30
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Claire Oppert

La cura Schubert

Fuorilinea

Se ne sta seduta tutta dritta sulla poltrona, con il braccio proteso a ricevere la medicazione e, mentre io suono per lei a ripetizione il tema dell’Andante del Trio op. 100 di Schubert, la luce sul suo viso è così intensa da irradiare di un flusso scintillante tutta la stanza, le infermiere e perfino me. All’esterno, anche la quercia dai larghi rami riceve quel luccichio copiosamente. Almeno così mi sembra, quando la saluto per andarmene». Quando non è in giro per il mondo a dare concerti o impegnata con i suoi allievi, Claire Oppert suona per i malati terminali, per gli autistici o per gli afflitti da demenza. Con penna delicata e poetica, la musicista racconta gli incontri straordinari che ha avuto. Donne e uomini che il canto del violoncello ha rasserenato, stimolato o confortato. La musica al capezzale dei pazienti diventa un riparo contro la malattia, contro il dolore. Il momento musicale fa emergere ricordi e tocca quella parte di ognuno di noi che è viva e integra. «10 minuti di Schubert = 5 mg di Oxynorm».

Claire Oppert, Autrice del libro
Silvia Guidi, Centro Culturale di Roma

IN DIRETTA IL 21 AGOSTO | ore 11:00
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Pietro Citati

La ragazza dagli occhi d'oro

Adelphi

All’improvviso comparve una nuvola in­solita, che si proiettava in alto con una spe­cie di larghissimo tronco: si allargava e si ramificava: andava sfilacciandosi, a tratti immacolata, a tratti torbida, secondo che sollevasse terra o cenere». È Plinio il Giova­ne a documentare nelle epistole l’eruzio­ne del Vesuvio del 79 d.C., ma la voce nar­rante è qui, inconfondibilmente, quella di Citati. Nessuno come lui ha saputo river­berare e dilatare nella sua scrittura il fasci­no dei libri che leggeva e amava – e tra­smetterci il desiderio irresistibile di leg­gerli e amarli a nostra volta. Né c’è da me­ravigliarsi: più che critica letteraria, la sua è interpretazione narrata, racconto che tra­muta ogni libro e il suo autore in indimen­ticabili personaggi: «Dickens riempiva la realtà con un’allegria furiosa, eccitando ed esaltando il suo genio ... Una misterio­sa ilarità lo attraversava, lo colmava ed egli non riusciva ad interromperla, quasi fosse stato percorso da una zampillante fontana di fuoco». Letteratura sulla letteratura, in definitiva, o anche letteratura scaturita dal­l’arte, ma non alla maniera dell’amico Man­ganelli, attento come ogni buon rètore a frapporre tra sé e ciò che scriveva «uno spa­zio di indifferenza emotiva»; nelle pagine di Citati la letteratura circola libera e impe­tuosa, ci avvolge e ci contagia, lasciando intravedere dietro di essa la sua vera e più anti­ca vocazione, leggere: «non ho mai smesso di leggere, leggere, leggere; ogni libro che leg­gevo era una forma dell’infinito, che inse­guivo, e inseguivo, e fallivo continuamen­te nell’inseguire».

Rosita Copioli, Poetessa e scrittrice
Emilia Guarnieri, Cofondatrice Meeting per l’amicizia fra i popoli
Silvia Guidi, Centro Culturale di Roma

IN DIRETTA IL 21 AGOSTO | ore 11:30
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Franco Nembrini

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese

Tau Editrice

«Che c’è d’allegro in questo maledetto paese?», si chiede l’Innominato, stanco di una vita di violenza e di menzogna. È la stessa domanda che tutti noi ci poniamo di fronte alle circostanze in cui ci tocca vivere: guerre, pandemie, crisi economiche e sofferenze di ogni genere. Da tempo Franco Nembrini cerca di rintracciare una possibile risposta a queste domande leggendo e commentando le opere dei suoi scrittori più amati. All’indomani del conferimento del Premio Internazionale Cultura Cattolica, sono stati raccolti tre suoi recenti interventi, svoltisi come quaresimali presso la Basilica di S. Giovanni in Laterano. Ne è venuta fuori una piccola e preziosa bussola, che attraverso le pagine immortali del Miguel Mañara di Milosz, di Alessandro Manzoni e Giacomo Leopardi (sapientemente spiegate e commentate) aiuta a riscoprire la profondità e la drammaticità del dialogo che Dio tesse con l’uomo dentro le pieghe (e le piaghe) della storia di ciascuno.

Franco Nembrini, Autore
Filippo Ungar, Dottorando in filologia dantesca, Napoli

IN DIRETTA IL 21 AGOSTO | ore 14:00
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Massimo Camisasca

Nella luce dell’inizio

Edizioni San Paolo

A metà dei tormentati anni Sessanta, un avvocato romano, a causa delle drammatiche esperienze vissute in passato – tra cui il confino in un lager – cade in una profonda sfiducia nella vita. Rischia di trascinare con sé anche le speranze del figlio, universitario alla Sapienza, in quanto incapace di offrirgli un aiuto adeguato. Padre e figlio vengono da esperienze di abbandono. Lottano per risalire la corrente e per riscoprire se stessi e la bellezza dell’esistenza.
Nella luce dell’inizio, nella storia di Enrico, di suo figlio Marco e di Lucia, troverete tutto tranne che nostalgia. Don Massimo Camisasca dà vita a un romanzo che mostra come l’amore non tema il tempo. Daniele Mencarelli

Massimo Camisasca, Autore, Vescovo emerito di Reggio Emilia- Guastalla
Letizia Bardazzi, Associazione Italiana Centri Culturali

IN DIRETTA IL 21 AGOSTO | ore 14:30
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Giorgio Paolucci

Cento ripartenze

Quando la vita ricomincia

ITACA

Non siamo infrangibili. Ognuno, scorrendo il film della propria vita, può rintracciare momenti più o meno grandi di difficoltà: una malattia, la perdita del lavoro, una disavventura finanziaria, la detenzione in carcere, il buco nero di una dipendenza, una crisi affettiva, l’emigrazione, la morte di una persona cara… Ma l’uomo ha dentro di sé un inesausto desiderio di rialzarsi dopo ogni caduta e di ripartire. In queste pagine incontriamo volti e storie di persone che hanno vissuto la loro “ripartenza” grazie al­l’incontro con testimoni di speranza che li hanno aiutati a scoprire uno sguardo positivo sull’esistenza e ciò che conta davvero nella vita. Nella vita di ognuno di noi, almeno per un secondo, compare non il volto, ma la mano che ci prende e ci mette su una via fatta di salvezza. Sta a noi, poi, percorrerla o meno. Il Suo amore si compie nella nostra libertà.

Giorgio Paolucci, Autore, Giornalista
Ambrogio Sansone e Youlsa Tangara, protagonisti del libro
Alessandra Govi, Associazione Italiana Centri Culturali

IN DIRETTA IL 21 AGOSTO | ore 16:30
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A cura dell’Associazione Amici di Nicco

Un bagliore tremolante si fa strada nel buio del cuore

Società Editrice Fiorentina

La vita di Niccolò Bizzarri (Firenze, 1998-2020) ha testimoniato ai suoi familiari e amici che la felicità è possibile dentro ogni circostanza, sia nelle più dolorose, come la malattia, sia nelle difficoltà quotidiane che ciascuno, in diversa misura, affronta nella propria esistenza; l’Associazione Amici di Nicco, nata nel gennaio 2021, ha lo scopo di far incontrare questa speranza. Il linguaggio che Niccolò ha usato per esprimersi è quello poetico – le sue poesie sono pubblicate in Come chi vede la luce in quel momento, CartaCanta, 2021 – e nel contesto della poesia si muove anche l’iniziativa più importante dell’Associazione, il Concorso di poesia Niccolò Bizzarri. Il concorso è stata l’occasione per giovani poeti e poetesse di maturare nella propria passione incontrando dei maestri. Nel 2023 si sta svolgendo la terza edizione del Concorso; alle prime due (2021, 2022) hanno partecipato oltre 600 ragazze e ragazzi da tutta Italia.

Davide Rondoni, Poeta, scrittore
Filippo Ungar, Dottorando in filologia dantesca, Napoli Lettura di poesie dei vincitori della II Ed. del Concorso di Poesia Niccolò Bizzarri

IN DIRETTA IL 22 AGOSTO | ore 11:00
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Camillo Bartolini

Secondo Pilato

Cantagalli

La figura del prefetto Ponzio Pilato ha, nei secoli, ispirato numerosi autori, da Bulgakov ad Anatole France fino al recente saggio di Aldo Schiavone. Questo personaggio paga però, nella letteratura, uno scotto di un certo peso: se ne parla, infatti, sempre in riferimento ai giorni della Passione e alla figura di Gesù. Il romanzo Secondo Pilato rappresenta una novità in questo senso: la vita del personaggio è dipinta dalla giovinezza fino alla morte, superando, così, i limiti narrativi dei vangeli. Per ricostruire la biografia, che non è affatto immaginaria, si è attinto a fonti scritte, ritrovamenti archeologici, leggende e conoscenze di storia romana. Il romanzo è suddiviso in più sezioni. La prima parte è dedicata alla scalata del giovane Pilato nella gerarchia romana fra guerre in Germania e avventure d’eccezione nell’Urbe. Il cuore della storia riguarda inevitabilmente l’operato del prefetto in Giudea, prima, durante e dopo le vicende di Gesù. Infine, la storia si districa nelle misteriose battute finali della vita di Pilato, che l’autore ha cercato di tratteggiare secondo vie plausibili ed estremamente personali. Ponzio Pilato, il Governatore della Giudea, che secondo i Vangeli si è lavato le mani consegnando Gesù alla morte in croce, per alcuni è responsabile della morte del Cristo, per altri è un martire (Chiesa Copta) e addirittura un Santo (Chiesa Etiope), è il principale protagonista di questo romanzo che attinge a piene mani a fonti di ogni genere, disegnando il lato oscuro e misterioso di una personalità che è conosciuta solo in parte dagli addetti ai lavori. Un perfetto mix di fantasia e ricostruzione storica getta una nuova luce su una delle figure più conosciute nella storia umana, che ha incuriosito e affascinato intere generazioni 

Camillo Bartolini, Autore
don Stefano Alberto, Università Cattolica di Milano
Anna Sortino, Centro Culturale di Catania

IN DIRETTA IL 22 AGOSTO | ore 11:30
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Cristina Dell’Acqua

La formula di Socrate

Mondadori

Gli Ateniesi lo chiamavano «tafano» per quanto poteva spazientire. Un insetto fastidioso, come quelli che ancora oggi, nelle campagne, attaccano alle gambe e siamo costretti a scacciare. Perché Socrate sapeva bene come pungolare e inquietare i suoi interlocutori con le domande e in questo modo far venire alla luce ciò che loro, senza ancora saperlo, custodivano dentro di sé. Fu infatti un maestro nell'arte che è passata alla storia come maieutica , poiché ci aiuta a nascere per la prima volta davanti a noi stessi. Era considerato brutto, come le statuette di Sileni in vendita nei mercati greci; queste statuette, però, una volta aperte rivelavano al loro interno un'immagine preziosa e divina. Così è anche Socrate: un tesoro nascosto. Una figura misteriosa e affascinante, un incontro che può cambiare la vita. È accaduto a Platone e può accadere a ciascuno di noi, a qualunque età. Forte di questa convinzione, Cristina Dell'Acqua ci conduce in un nuovo viaggio nel mondo greco, per imparare a sentire socratica-mente . Nel pensiero di quest'uomo straordinario, che nella vita non ha mai smesso di insegnare (fu la sua missione), ci sono i semi della nascita dell'uomo occidentale. Il suo insegnamento si fonda sui temi della ricerca, della libertà, del dialogo e del dubbio. Una formula che ha come nutrimento l'amore per le domande e parte da un unico presupposto: la conoscenza di sé. Perché noi siamo continua conoscenza. Quella di Socrate è una formula non scritta, composta dagli elementi più singolari del suo pensiero, capace di insegnarci la cosa più importante: il coraggio di essere noi stessi. In questo, a dispetto dei secoli che passano e sembrano voler cancellare il passato, Socrate è ancora oggi un maestro per tutti noi, giovani e adulti. Riscoprirlo è riscoprire se stessi. Gli Ateniesi in parte avevano torto. Socrate è sì un tafano, ma prezioso come l'oro.

Cristina Dell’Acqua, Autrice
Ombretta Sternini, Associazione Italiana Centri Culturali

IN DIRETTA IL 22 AGOSTO | ore 14:00
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Giampiero Neri

Utopie

Ares

«Avevamo l’abitudine, noi due, di una piccola passeggiata dopo cena e parlavamo, molto più lui, di libri e letteratura ma anche di sport e altro. Personalmente avevo come l’impressione di nutrirmi alle sue parole, ai suoi giudizi e commenti sempre meditati, ponderati».
Settembre 1943: due ragazzi in fuga verso il Sud, verso una vita nuova, senza niente, eccetto la loro amicizia. Con questo “difficile viaggio” si apre l’ultimo libro di Giampiero Neri che, con la consueta limpidezza, ricorda alcuni passaggi decisivi della sua vita: la guerra, il lavoro in banca, il rapporto con il fratello e con la madre. La galleria dei suoi personaggi si arricchisce qui di nuove indimenticabili figure, come la “fatale” signora Carmine che apparteneva a un altro mondo o il solitario professor Bonaventura che si tuffava nel mare d’inverno. Utopie è la ricapitolazione di un maestro in cerca della verità – un vero testamento spirituale –, di un poeta che come Giobbe non ha mai smesso di interrogarsi sull’origine del male e sui fondamenti della vita buona.

Alessandro Rivali, Poeta e scrittore
Carlo Bortolozzo, Centro Culturale di Verona

IN DIRETTA IL 22 AGOSTO | ore 14:30
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Giovanni Testori
Luigi Giussani

Il senso della nascita

Bur-Rizzoli

In un appassionato dialogo ormai divenuto una pietra miliare e ancora oggi di sconcertante attualità, due figure centrali della storia religiosa e letteraria del nostro Paese si confrontano sul mistero del venire al mondo come incontro con Dio: Giovanni Testori – intimamente coinvolto nella rifondazione dei temi cristiani – e don Giussani – il fondatore di Comunione e Liberazione capace di indicare a migliaia di persone un coraggioso percorso di fede – risalgono ai significati fisici e spirituali del nascere e mostrano la potenza della speranza cristiana nel capovolgere il nichilismo della società moderna. Nella sua passione autentica e generosa, Il senso della nascita affronta senza timore le ferite della contemporaneità e invita con forza il lettore a immergersi nella concretezza del vivere per riscoprire l’immensità che ogni uomo rappresenta.

Giuseppe Frangi, Giornalista, Casa Testori Associazione Culturale
Franco Palmieri, Autore, regista

IN DIRETTA IL 22 AGOSTO | ore 16:00
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Francesco Fadigati

Too Much Man

Edizioni San Paolo, 2023

Giacomo Coralli, detto Jack, frequenta la scuola superiore ma da due mesi non riesce più a entrare in classe. La sua stanza è diventata il luogo in cui rifugiarsi lontano da tutti e tutto e in cui, quando non c'è nessuno in casa che possa ascoltarlo, dare libero sfogo alla sua immaginazione: è lì dentro che progetta, realizza e condivide i video in cui narra di Too Much Man, il supereroe che ha inventato. La nuova normalità di Jack, però, viene presto stravolta dall'arrivo dei nuovi vicini di casa, in particolare della loro figlia Adele con la quale condivide un inaspettato tragitto in auto, e dalla decisione dello psicologo di farlo tornare a scuola scortato dal giovane educatore Agostino, che dovrà aiutarlo a gestire la quotidianità. Per riuscire a tornare in classe Jack dovrà riconoscere e affrontare la propria fragilità, fallire molte volte e scoprire che le risorse per affrontare la vita vengono anche dall'amore da cui si è circondati. Età di lettura: da 11 anni.

Francesco Fadigati, Autore, rettore de "La Traccia" di Bergamo
Letizia Bardazzi, Associazione Italiana Centri Culturali

IN DIRETTA IL 22 AGOSTO | ore 16:30
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Eugenia Roccella

Una famiglia radicale

Rubbettino

«L’arrivo di Wanda e Franco in paese, dopo il matrimonio celebrato a Bologna, in sordina, a un anno dalla mia nascita, fu un evento drammatico. La casa era deserta». I radicali degli anni Cinquanta e Sessanta non erano mondani né snob, non appartenevano a circoli elitari, e la sera non andavano a Via Veneto con Scalfari o Pannunzio. Eugenia Roccella racconta, con sagace umorismo, di radici isolane, di una famiglia tradizionale e un po’ stramba, confinata nella Sicilia più interna, e di un giovane provinciale che, finita la guerra, arriva in una città stimolante e colta come Bologna, diventa carismatico leader degli studenti laici, si innamora di una donna fuori dagli schemi, e si immerge nell’euforica impresa della costruzione di una nuova cultura politica. Ha intorno un gruppo di ragazzi geniali e di belle speranze, e un giovane e promettente seguace che si chiama Marco Pannella. L’autrice narra di quella che fu una vera e propria fucina di intellettuali, in parte destinata a divenire classe dirigente della prima repubblica, uomini della tempra di Sergio Stanzani, Gino Roghi, Tullio De Mauro, Gino Giugni, Sergio Castriota, Stefano Rodotà. Narra di incontri amichevoli e conviviali con artisti, scrittori, giornalisti tra i quali spiccano i nomi di Dacia Maraini, Pier Paolo Pasolini, Adele Cambria, Lino Jannuzzi. È il racconto di un’educazione laica e libertaria, di una famiglia insolita, di un Sessantotto diverso, fatto di digiuni e sit-in, femminismo e nuove libertà. Un romanzo memoir che getta nuova luce su un ambiente poco esplorato, persone che hanno fatto la storia dei diritti civili in Italia, ma la cui storia più intima pochi conoscono.

Eugenia Roccella, Autrice
Marco Giorgio, Associazione Italiana Centri Culturali

IN DIRETTA IL 23 AGOSTO | ore 11:00
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Sergio Belardinelli

L’inesauribile superficie delle cose

Cantagalli

Cultura, politica, pandemia e guerra. Articoli occasionali scritti dall’Autore per il quotidiano “Il Foglio”. Eppure il lettore scoprirà che di occasionale non hanno quasi nulla. A parte qualche inevitabile semplificazione, sembrano piuttosto tanti pretesti per raccontare molto di ciò di cui Belardinelli si è occupato nei suoi lunghi anni di studio e di insegnamento. In un tempo in cui sembra prendere il sopravvento l’incertezza, la paura, la confusione, l’Autore con leggerezza cerca di venire a capo di molti dei problemi che ci assillano, ma senza mai cedere al pessimismo. La trama che lega questi scritti è piuttosto contrassegnata dalla speranza, induce il lettore a riflettere, al riparo da faziosità e strumentalizzazioni che sono sempre all’opera nei momenti cruciali della storia. Un sospiro di sollievo nel trambusto dei cambiamenti epocali nei quali ci è dato di vivere.

Sergio Berardinelli, Autore
Michele Rosboch, Ordinario di Storia del Diritto, Università di Torino

IN DIRETTA IL 23 AGOSTO | ore 11:30
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Mario Elisei

Se la felicità non esiste cos’è dunque la vita?

LiberiLibri

Tutta l'opera di Leopardi appare segnata da una semplice e radicale domanda che il Poeta ha formulato con insuperabile limpidezza: Se la felicità non esiste, che cos'è dunque la vita? Questo interrogativo, che ogni uomo pensante prima o poi si pone nel corso della propria esistenza, dà il titolo al nuovo libro dello studioso Mario Elisei, il quale ci accompagna nel cuore delle riflessioni leopardiane sul male, sul dolore, sul piacere e sulla felicità. L'autore ha scelto per noi passi significativi, tratti dallo Zibaldone, dalle Operette morali, dall'Epistolario, dal ciclo di Aspasia - perlopiù ignoti a chi ha del Poeta solo reminiscenze scolastiche - grazie ai quali scolpisce un ritratto integrale di Leopardi uomo e di Leopardi pensatore. Un ritratto che ne mette in luce contraddizioni e ondeggiamenti teoretici, pur se contrassegnati sempre dal basso continuo "Tutto è nulla". Ma la luce delle illusioni non si spegne, e con ostinazione ci sollecita alla vita. Prefazione di Daniele Mencarelli.

Mario Elisei, Autore
Irene Elisei, Giornalista
Ombretta Sternini, Associazione Italiana Centri Culturali

IN DIRETTA IL 23 AGOSTO | ore 14:00
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Aelredo di Rievaulx

L’amicizia spirituale

Edizioni Paoline, 2004

In queste pagine l'autore approfondisce il dono umano e cristiano dell'amicizia e la legge nelle sue dimensioni di relazione interpersonale e di pregustazione della gioia celeste della piena comunione con Dio. Per aiutarci a riconoscere la vera amicizia, l'autore ricorre alla Bibbia e alla sapienza spirituale (per aiutarci a distinguere, ad esempio, tra amicizia e amore), ma anche all'esperienza e all'osservazione psicologica (come quando ci dice quali sono i tipi di persone con le quali l'amicizia non può essere sincera). Le parti del testo ne indicano la profondità: natura e origine dell'amicizia; vantaggi e limiti dell'amicizia; la scelta degli amici e la pratica dell'amicizia.

Renè Roux, Facoltà di Teologia di Lugano
Padre Mauro-Giuseppe Lepori, Abate generale dell'Ordine Cistercense
Antonio Tombolini, Associazione Italiana Centri Culturali

IN DIRETTA IL 23 AGOSTO | ore 14:30
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Luigi Garlando

Siamo come scintille

Rizzoli

Scià è una instapoet di 16 anni, ha due milioni di follower e di sé mostra solo un’ombra (il nick viene da “shadow”). Gregorio è uno scrittore cinquantacinquenne che ha all’attivo un solo romanzo di straordinario successo, pubblicato ormai trent’anni fa - un miracolo editoriale che non si è più ripetuto. Ecco perché, quando arriva la proposta di un editore, accetta di fare da ghost writer (strapagato) di Scià e di seguirla nel suo primo tour di spettacolari reading in spiaggia. Gregorio è un uomo spiritoso e colto e conosce la grande letteratura; pensa ci sia ben poco da imparare da una ragazzina tutta social e frasi fatte. Scià ha capito molto presto che con i suoi pensieri schietti e le sue parole affilate può incontrare moltissime persone; e chissà che non possa far cambiare idea anche al presuntuoso scrittore che l’accompagna. “Io non volevo fare la poetessa, anzi, non so neppure se lo sono” spiega a Greg, al quale balzano subito in mente le parole della grandissima Marina Cvetaeva: Ai miei versi scritti così presto, che nemmeno sapevo d’esser poeta, scaturiti come zampilli di fontana, come scintille dai razzi. È così che comincia un’improbabile amicizia, che attraversa le generazioni e i preconcetti e li trascina in un’avventura on the road emozionante, a colpi di versi, musica, incontri eccezionali, qualche paura e molto, molto amore.

Luigi Garlando, Autore, Giornalista della Gazzetta dello Sport
Maddalena Brasioli, Associazione Spazio Stelle e Voce
M.Luisa Fabiani, Centro Culturale di Gessate

IN DIRETTA IL 23 AGOSTO | ore 16:00
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Giovanni Maddalena

Dialoghetti di uomini e di dei

Rubbettino

«Per sapere che qualcosa è relativo occorre intendere che cos’è l’assoluto. Come per sapere che cos’è la storia bisogna conoscere l’eterno». Le domande fondamentali degli esseri umani e le risposte decisive delle narrazioni all’interno delle quali siamo stati educati e cresciuti si confrontano in questi Dialoghetti di uomini e di dei. Il bene e il male, il destino e l’ideologia, la libertà e la fede si affrontano dando forma nuova a storie e personaggi noti.

Giovanni Maddalena, Autore
Guido Gili, Emerito di sociologia, Università del Molise,
Marco Giorgio, Associazione Italiana Centri Culturali

IN DIRETTA IL 23 AGOSTO | ore 16:30
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Adriano Dell’Asta

La «Pace russa». La teologia politica di Putin

Scholè, Morcelliana

Nel conflitto tra Russia e Ucraina diventa sempre più evidente il ruolo essenziale svolto dall’ideologia del Russkij mir – il “Mondo russo”, la “Pace russa” – nello scoppio e nella prosecuzione della guerra. Questa inedita ridefinizione del mondo assume un carattere aggressivo in forza di una lettura della realtà che non è più soltanto geopolitica ma anche metafisica, e nella quale non è in gioco soltanto la Russia come Stato, ma anche la sua tradizione religiosa. Così, nel progetto totalitario di teologia politica elaborato da Putin, l’aspirazione è quella di costruire un nuovo ordine mondiale, purificato dagli elementi ritenuti estranei – i “nazisti ucraini”, l’Occidente, i nemici della civiltà russa –, con l’esito paradossale che l’immagine tradizionale della Russia come incarnazione dei valori e della tradizione cristiana viene completamente deturpata.

Adriano Dell’Asta, Autore
Marco Bardazzi, Giornalista

IN DIRETTA IL 24 AGOSTO | ore 11:00
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Daniele Mencarelli

Fame D’aria

Mondadori

Tra colline di pietra bianca, tornanti, e paesi arroccati, Pietro Borzacchi sta viaggiando con il figlio Jacopo. D’un tratto la frizione della sua vecchia Golf lo abbandona, nel momento peggiore: di venerdì pomeriggio, in mezzo al nulla. Per fortuna padre e figlio incontrano Oliviero, un meccanico alla guida del suo carro attrezzi che accetta di scortarli fino al paese più vicino, Sant’Anna del Sannio. Quando Jacopo scende dall’auto è evidente che qualcosa in lui non va: lo sguardo vuoto, il passo dondolante, la mano sinistra che continua a sfregare la gamba dei pantaloni, avanti e indietro. In attesa che Oliviero ripari l’auto, padre e figlio trovano ospitalità da Agata, proprietaria di un bar che una volta era anche pensione, è proprio in una delle vecchie stanze che si sistemano. Sant’Anna del Sannio, poche centinaia di anime, è un paese bellissimo in cui il tempo sembra essersi fermato, senza futuro apparente, come tanti piccoli centri della provincia italiana. Ad aiutare Agata nel bar c’è Gaia, il cui sorriso è perfetta sintesi del suo nome. Sarà proprio lei, Gaia, a infrangere con la sua spontaneità ogni apparenza. Perché Pietro è un uomo che vive all’inferno. “I genitori dei figli sani non sanno niente, non sanno che la normalità è una lotteria, e la malattia di un figlio, tanto più se hai un solo reddito, diventa una maledizione.” Ma la povertà non è la cosa peggiore. Pietro lotta ogni giorno contro un nemico che si porta all’altezza del cuore. Il disamore. Per tutto. Un disamore che sfocia spesso in una rabbia nera, cieca. Il dolore di Pietro, però, si troverà di fronte qualcosa di nuovo e inaspettato. Agata, Gaia e Oliviero sono l’umanità che ancora resiste, fatta il più delle volte di un eroismo semplice quanto inconsapevole. Con Fame d’aria, Daniele Mencarelli fa i conti con uno dei sentimenti più intensi: l’amore genitoriale, e lo fa portandoci per mano dentro quel sottilissimo solco in cui convivono, da sempre, tragedia e rinascita.

Daniele Mencarelli, Autore
Letizia Bardazzi, Associazione Italiana Centri Culturali

IN DIRETTA IL 24 AGOSTO | ore 14:30
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Gianluca Attanasio, Lidia Catalano, Ilaria Giudici

La regola dell'amore

San Paolo Edizioni

L’amore di Dio, l’amore in famiglia, l’amore per la comunità e al mondo: sono i tre pilastri di una “piccola regola” di vita e preghiera familiare che la Fraternità san Carlo ha messo insieme per offrirla a tutte le famiglie che in questi tempi di incertezza si domandano come vivere la loro appartenenza alla Chiesa, come esprime la gioia della fede e come trasmetterla ai figli, come declinare le proprie giornate, tra lavoro e cura dei figli, con uno sguardo di senso e di sequela di Cristo. Queste pagine presentano proprio la “piccola regola”, fatta di consigli e piste di riflessione da utilizzare in famiglia, nel proprio quotidiano. Niente di difficile: si tratta di dar spazio a un saluto, uno scambio con Dio attraverso la preghiera nel corso della giornata, e poi di fare del proprio agire in famiglia una testimonianza di rispetto verso l’altro; di lode costante alla bellezza della vita, di attenzione all’educazione dei piccoli. Infine, la regola propone alcune possibilità di servizio, attenzione, cura anche all’interno della propria comunità, nel proprio lavoro quotidiano, nell’apertura della casa all’insegna della fraternità e della solidarietà, quando non addirittura di cammino missionario.

Gianluca Attanasio, Lidia Catalano, Ilaria Giudici, autori del libro
Alessandra Govi, Associazione Italiana Centri Culturali

IN DIRETTA IL 24 AGOSTO | ore 16:00
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Alessandro Rivali

Il mio nome nel vento

Mondadori

Notte del 18 luglio 1936. Barcellona brucia. Inizia la guerra civile che porterà al potere Franco. La famiglia italiana Moncalvi, titolare di una delle più rinomate gastronomie della città, è al bivio: cercare di sopravvivere nei tumulti o tentare la fuga verso l'Italia. Decideranno di partire, ma sarà uno strappo doloroso. A raccontare l'epopea della famiglia Moncalvi è Augusto, "Gutin", il più piccolo dei fratelli. Dopo un viaggio sospeso tra il sollievo di essere scampati alla violenza, la disperazione per aver lasciato la propria casa e la speranza in un nuovo avvenire, gli occhi sognanti del ragazzo vedranno le meraviglie di Genova, la villa sulle colline di Gavi dove ripareranno, l'incanto della vita nei boschi. Ed è qui che Gutin rimane affascinato da uno zio avventuriero, grande conoscitore di quelle storie di mare di cui la fantasia del ragazzo si nutre. Ma Augusto resta affascinato anche da una ragazza dai riccioli neri, Laura, con la quale inizia a trascorrere le sue giornate. Quello che gli manca, però, è il coraggio di dichiararle il suo amore. Qualche anno dopo questo piccolo Eden viene spazzato via dai venti della Seconda guerra mondiale. L'adorato zio sceglie di salire sui monti con i partigiani, Laura fugge insieme alla sua famiglia: la vita dei Moncalvi non è più la stessa. Giulia, la sorella maggiore, è costretta a occuparsi della casa e dei suoi fratelli, confidando a un diario i suoi sogni di ragazza. Finché un giorno i tedeschi prendono possesso di villa Moncalvi e Augusto, attraverso il confronto con un medico dell'esercito invasore e quello sempre più stretto con sua sorella, impara a distinguere il confine tra il bene e il male e a rimettere insieme i tasselli della sua storia famigliare. Quando la guerra volge al termine, Gutin prova a rintracciare suo zio e quella ragazza dai riccioli neri che non vede da mesi, sperando che nel frattempo non si sia dimenticata di lui. Con Il mio nome nel vento Alessandro Rivali dà vita, con la sua scrittura poetica e limpida, a una grande epopea famigliare, un viaggio frutto di una ricostruzione basata su documenti della sua famiglia, a cui si ispira da vicino quella immaginaria dei Moncalvi, e sui fatti di un periodo di Storia cruento e cruciale.

Alessandro Rivali, Scrittore, Poeta
Silvia Guidi, Centro Culturale di Roma

IN DIRETTA IL 25 AGOSTO | ore 11:00
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Francesco Occhetta

Le radici della giustizia

Edizioni San Paolo

La giustizia è la cartina al tornasole per valutare la qualità e la vita dei governi e delle democrazie. È anche la virtù che può trasformare il mondo a partire da scelte personali giuste e rette. Francesco Occhetta, già autore di Ricostruiamo la politica e Le politiche del popolo, e docente alla Facoltà di Scienze Sociali della Pontificia Università Gregoriana, accompagna il lettore in un cammino segnato da alcune tappe: il significato della giustizia oltre le immagini della spada e della bilancia; la giustizia biblica e i suoi insegnamenti; il modello della giustizia riparativa come antidoto alla vendetta; il carcere e le sue contraddizioni; le vittime dei reati e il loro dolore; l’etica e la deontologia dei magistrati; la promozione della giustizia ambientale. Dare la possibilità a chi sbaglia di comprendere il proprio male è l’inizio per ogni incontro con il dolore delle vittime. Ascoltare questo appello e rispondervi è una responsabilità etica. Ma occorre fare una scelta culturale.

Francesco Occhetta, Autore, Segretario generale della fondazione 'Fratelli tutti’
Alessandra Govi, Associazione Italiana Centri Culturali

IN DIRETTA IL 25 AGOSTO | ore 11:30
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Paolo Prosperi

Mistero dei misteri

La speranza secondo Péguy

Scholè, Morcelliana

Lo scrittore francese Charles Péguy (1873-1914) scrisse, dopo la sua conversione al cattolicesimo, tre grandi composizioni poetiche, i Misteri (Il mistero della carità di Giovanna d’Arco, 1910; Il portico del mistero della seconda virtù, 1911; Il mistero dei Santi Innocenti, 1912), che affascinano ancora oggi lettori e critici per la complessità della riflessione, apprezzata da autorevoli teologi del Novecento. Questo saggio non si propone di offrirne un esaustivo commento (i Misteri sono come un forziere pieno di ricchezze inesauribili, ogni volta che vi si torna si scoprono cose nuove), si prefigge uno scopo più circoscritto ma non per questo meno difficile: tentare di comprendere i motivi che portano l’autore di questo singolare trittico ad attribuire un ruolo centrale per la comprensione del mistero della storia – del mondo e di ogni singola esistenza umana – alla virtù della speranza, che «vede quello che non è ancora e che sarà / ama quello che non è ancora e che sarà».

Paolo Prosperi, Autore
Roberto Gabellini, Associazione Italiana Centri Culturali

IN DIRETTA IL 25 AGOSTO | ore 14:00
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Lucio Brunelli

Ad occhi sgranati

Edizioni Sanpino

Nei suoi lunghi anni da giornalista Lucio Brunelli ha incontrato molte persone che definisce “speciali” non tanto per il loro ruolo nella vita pubblica ma perché speciale è la loro umanità. In questo libro racconta le loro storie. Undici ritratti scritti con la penna di un giornalista di razza, capace di coinvolgere il lettore nel suo stesso stupore: racconti “ad occhi sgranati”. Ci sono persone famose, come Joseph Ratzinger e Jorge Mario Bergoglio che Lucio ha conosciuto da vicino, prima che fossero eletti al Soglio di Pietro. Ma anche persone meno note, come il venditore ambulante Alfredo Chiarelli, o Alver Metalli, giornalista italiano che ha scelto di vivere la sua fede in una baraccopoli argentina. Ci sono martiri moderni, come le suore di Madre Teresa uccise nello Yemen o il gesuita Paolo dall’Oglio e il vescovo ortodosso Mar Gregorios Yohanna Ibrahim. Ci sono persone non cristiane, come il rabbino Elio Toaff o Giulio Segre. Storie di tragedie immani come il racconto della zingara cattolica Ceija Stojka sopravvissuta a un lager nazista. Papi, ambulanti, ebrei, martiri, zingari. E poi, personalità fuori dal comune come don Luigi Giussani e l’agnostico postcomunista Carlìn Petrini, fondatore di Slow food.
Lucio Brunelli, Autore, giornalista
Silvia Guidi, Centro culturale di Roma
IN DIRETTA IL 25 AGOSTO | ore 16:30
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Maria Grazia Calandrone

Dove non mi hai portata

Einaudi

1965. Un uomo e una donna, dopo aver abbandonato nel parco di Villa Borghese la figlia di otto mesi, compiono un gesto estremo. 2021. Quella bambina abbandonata era Maria Grazia Calandrone. Decisa a scoprire la verità, torna nei luoghi in cui sua madre ha vissuto, sofferto, lavorato e amato. E indagando sul passato illumina di una luce nuova la sua vita.
Dove non mi hai portata è un libro intimo eppure pubblico, profondamente emozionante e insieme lucidissimo. Attraversando lo specchio del tempo, racconta una scheggia di storia d'Italia e le vite interrotte delle donne. Ma è anche un'indagine sentimentale che non lascia scampo a nessuno, neppure a chi legge.

Maria Grazia Calandrone, Autrice
Nicoletta Tartandini, Centro Culturale di Firenze