'Mille anni sono come un turno di guardia nella notte'
'Come è noto, ogni anno il Meeting di Rimini pone a tema un grande valore umano messo in crisi dalla vicenda del nostro tempo. Questa volta si tratta del valore e del significato della storia, quindi di tutto ciò che è accaduto, e che ci è accaduto; non solo della storia plurimillenaria dell' uomo e dei popoli, ma anche, allo stesso modo, di quella di ciascuno uomo, di ciascuno di noi. Secondo le credenze del paganesimo antico, le anime dei trapassati, prima di raggiungere la quiete serena dei Campi Elisi, dovevano bere l' acqua del fiume Lete, che faceva loro dimenticare la vita terrena con tutti i suoi affanni. E' stato ricordato che Kierkegaard, il famoso pensatore danese, sottolinea che tale mito evidenzia un rapporto di "negatività polemica" tra la vita presente e la futura. La memoria viene vista insomma come un fardello di cui è indispensabile liberarsi, se si vuol essere davvero eternamente felici. Il rifiuto della realtà vissuta spinge le persone a murarsi nell' attimo fuggente, in un' altalena continua di fantasiose attese e di smagate delusioni. La domanda che pone il Meeting è invece se il presente già non possa essere lo spazio e l' occasione per vivere la vita con significato: la domanda è tanto più interessante e stimolante ad un paragone, proprio perché per chi fa il Meeting questa è già un' esperienza in atto. Il Meeting di Rimini è una grande festa di vita, di spettacolo e di cultura, nella quale la creatività e la capacità d' incontro con l' altro, che sono proprie della visione del mondo cristiana, vengono vissute e praticate concretamente. Per alcuni giorni si vive e si costruisce dentro una proposta culturale complessiva più aperta di quella che predomina nel nostro tempo. In questo senso, è un' esperienza interessante per qualunque persona attenta, vivace e curiosa, quale che sia la sua visione del mondo.'