'La bestia Parsifal & Superman'
'L' uomo da sempre ha potuto brandire la sua libertà e, sfidando ogni condizionamento, ogni istinto, ogni modello, costruire fatti di novità. L' uomo è libero di rompere il cerchio grigio del suo animalesco adattamento all' ambiente, è libero di puntare il suo sguardo in alto, alle stelle che non lo stanno a guardare, è libero, comunque, di non abbandonare l' ideale. Neppure la dimenticanza, i condizionamenti, hanno impedito a Parsifal di spendere la vita nella ricerca del Graal: Parsifal non è stato un modello di coerenza, il suo eroismo è stato soltanto vivere, continuando ad affermare e ad inseguire la ragione della sua esistenza, e non poteva non giungere a vedere ciò che da sempre c' era e da sempre lui aveva cercato. E' questo nesso con l' ideale, con l' infinito, che rende l' uomo libero, capace di ricominciare sempre, di assumere responsabilità di fronte a se stesso e di fronte alla storia. La civiltà infatti non è un patrimonio di valori e di forme da custodire a tutti i costi come tanti, troppi Superman, vorrebbero, ma la fantasia di una costruzione continuamente da rischiare, dove la memoria diviene terreno fecondo per il cambiamento. Chi ha già deciso cosa è la giustizia, non ha più bisogno di nessuno, né di Dio né degli uomini, per costruirla: gli basta il potere, non importa se violento o no, per mantenerla. Dio infatti ha bisogno di uomini, né di bestie senza ideali, né di Superman senza fantasia; di uomini che magari sbagliano, ma che sono liberi di cambiare e di costruire. I giganti della storia, i moderni Superman del progresso cieco e della giustizia violenta, soccombono soltanto di fronte all' arcipelago di uomini legati tra loro dai legami della libertà.'