La Fondazione De Gasperi, in occasione del 70° anniversario della scomparsa del grande statista, avvenuta il 19 agosto 1954, promuove nell’ambito della 45ª edizione del Meeting di Rimini la mostra “Servus inutilis. Alcide De Gasperi e la politica come servizio”, in esposizione alla Fiera di Rimini dal 20 al 25 agosto, per ricordare e onorare la figura del fondatore dell’Italia democratica e dell’Unione europea.
La mostra, a cura della Fondazione De Gasperi, è stata realizzata con il sostegno della Struttura di Missione per gli Anniversari nazionali, con il contributo di Fondazione Cariplo, con la sponsorizzazione di Enel e Intesa San Paolo, e in partnership con il Comitato per le celebrazioni dell'80° anniversario della nascita della Democrazia cristiana.
La rassegna espositiva offre una prospettiva dinamica ed evolutiva della vicenda storica, politica e umana di Alcide De Gasperi, mettendo in luce il pensiero e l’operato di un uomo che amava definirsi “Servus inutilis”, la cui intera esistenza è stata dedicata al servizio del bene comune.
Dopo una parte introduttiva che intreccia la biografia di De Gasperi con gli accadimenti storici del suo tempo, il percorso di visita si sviluppa in cinque sezioni tematiche. Attraverso immagini, manifesti e documenti emergono i principi ispiratori e gli insegnamenti morali, culturali e politici che De Gasperi ha lasciato in eredità e che ancora oggi sono di ispirazione per molti.
La sezione “Dalla pazienza alla speranza” illustra come le esperienze di fallimento e sofferenza, vissute con fede nella Provvidenza e fedeltà agli ideali democratici, abbiano permesso a De Gasperi di maturare una visione positiva della storia e un rinnovato impegno per il bene comune. Questo spirito lo ha guidato, durante il suo mandato come presidente del Consiglio, nella costruzione di un’Italia libera e solidale, centrata sulla dignità della persona umana, come raccontato nella sezione “Libertà politica e giustizia sociale”.
Sfide che per il fondatore della Democrazia cristiana si realizzano pienamente solo in un contesto di pace. Nel celebre discorso pronunciato a Bruxelles il 20 novembre 1948, egli affermò l'importanza di un ordine internazionale giusto, che favorisca la concordia tra i popoli, in particolare quelli europei. La sezione “Costruire la pace” mostra come la sua visione della pace si estenda anche alla predisposizione d’animo con cui l’uomo si relaziona con gli altri, promuovendo il dialogo internazionale e la collaborazione leale.
L’essere “uomo di confine”, nato e cresciuto in un’area transfrontaliera, ha portato De Gasperi a lavorare per l’unificazione politica, economica e militare del continente europeo, fondata su una comune matrice di civiltà. La sezione “La nostra Patria Europa” restituisce il senso del suo impegno nel garantire un futuro di pace all’Italia, ancorandola saldamente all’Occidente.
L’esposizione si conclude con la sezione “Un uomo unito”, dove libri, voci, video, fotografie e giornali raccontano un De Gasperi più intimo. Attraverso le testimonianze della figlia Maria Romana, sua assistente fidata e presidente onoraria della Fondazione, degli amici e dei collaboratori, emerge un ritratto personale e toccante dell’uomo.
Un video finale dell’Istituto Luce racconta le esequie di De Gasperi: un documento visivo dell’impatto che la vita dello statista, vissuta al servizio del prossimo e del primato della coscienza morale, ha avuto sull’intero popolo italiano.
Fondazione De Gasperi
La Fondazione De Gasperi nasce nel 1982 su volere di Maria Romana De Gasperi, figlia dello statista trentino e sua assistente personale nel secondo dopoguerra.
L’attività della Fondazione, arricchita dell’archivio privato di De Gasperi, contenente lettere, documenti e fotografie ancora inediti, mira ad accrescere una cultura civica nel Paese e in Europa al servizio del bene comune e delle istituzioni.
Si articola in gruppi di ricerca, convegni accademici, progetti culturali, iniziative di formazione, pubblicazioni, il tutto non solo con la collaborazione di illustri personalità italiane e straniere, ma soprattutto dando spazio alle giovani generazioni animate dagli stessi ideali morali e politici di Alcide De Gasperi.
La scheda della mostra sul sito del Meeting.