“Yo canto la diferencia”

Press Meeting

Rimini, lunedì 20 agosto – “Yo canto la diferencia” vuole denunciare la “differenza del vero dal fal-so”, come cantava Violeta Parra. Il concerto ha come sottotitolo: “Protesta, utopia e speranza nella musica sudamericana impegnata negli anni ’60 – ’70” e ha come repertorio canzoni cilene e brasilia-ne scritte da Violeta Parra, Victor Jara e Chico Buarque. Nella sequenza ci sarà anche “Grazie alla vi-ta”, della Parra, che è la sigla che apre ogni mattina il Meeting di quest’anno.
“Le canzoni trattano tematiche che saranno sempre attuali – spiega Marina Valmaggi, anima e cura-trice dello spettacolo – e che si collegano profondamente con le riflessioni che il Meeting sta facen-do, a partire dal suo titolo fino alle contestazioni del ’68 e sulle ragioni che le provocarono. Sin dagli anni ’70 insieme con il gruppo “Zafra” abbiamo voluto raccontare i drammi dell’America Latina con canzoni che abbiamo continuato a eseguire fino ad oggi. Ma poco tempo fa, incontrando un amico, mi fu suggerito di rifare un concerto proprio con quelle canzoni. Gli spiegai che il concerto era già tutto nel mio computer, sin dal 2000, e che avrei lavorato volentieri sulla sua proposta”.
“Dopo mezzo secolo, al di là della storica funzione di lotta politica di questi canti – aggiunge Val-maggi – e dopo la scomparsa anche in circostanze tragiche di alcuni dei loro autori, è stato entusia-smante mettere nuovamente mano a questo repertorio ricco di passione, di ideali e di poesia: perché non si tratta solo di musicisti militanti, ma di veri artisti la cui opera merita di essere conosciuta dalle nuove generazioni. Violeta Parra e Victor Jara sono i principali esponenti della “Nueva Canción Chilena” che negli anni ’60 e ’70 fu diffusa in tutto il mondo da numerosi gruppi. Chico Buarque de Hollanda, nel ’68 fu imprigionato e dovette auto-esiliarsi in Italia sino alla fine del regime militare in Brasile”.
C’è una tematica che accomuna questi artisti: “La coscienza di un compito – spiega Valmaggi – l’orgoglio di non essere intrattenitori o semplici esecutori. Scriveva e cantava Violeta: ‘Io non prendo la chitarra per ricevere un applauso. Io canto la differenza tra il vero e il falso: altrimenti non canto’. Le stesse cose dirà, con altre note e altre parole, Victor Jara nel suo ‘Manifiesto’: ‘Io non canto per cantare o perché ho una buona voce’. È lo stesso spirito con cui suonano e cantano Guya Valmaggi e Los Creadores”.
Lo scorso gennaio, al Teatro degli Atti di Rimini, Marina Valmaggi, la sorella Guya e un gruppo di ami-ci musicisti hanno dato vita allo spettacolo che è la base del concerto che si terrà martedì 21 agosto al Meeting. Quest’ultimo è stato arricchito da un repertorio che documenta la protesta nel periodo della dittatura brasiliana.
Lo spettacolo tenuto il 14 gennaio ha avuto una grande eco e vi aveva assistito la presidente del Meeting, Emilia Guarnieri. “Emilia – prosegue Marina Valmaggi – a cui sono legata da una grande amicizia nata sui banchi di scuola, mi ha subito proposto di inviare la registrazione dello spettacolo a papa Francesco. Con grande sorpresa abbiamo scoperto che il Papa, nella sua visita in Cile, ha fatto il suo primo discorso cominciando con la citazione della prima canzone del nostro concerto”.
“Yo canto la diferencia” vede in scena un gruppo di musicisti (Marina, la sorella Guya, Ciro Picciano e altri sei) profondamente creativi sotto l’aspetto della musica, della ricerca, degli arrangiamenti e della divulgazione, da cui il nome “Los Creadores”, che si sono dati. Nello spettacolo, alla voce solista di Guya si affianca quella di Ciro Picciano, al quale è affidato il compito di tenere il fil rouge dell’intero concerto.

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