Who wants to live forever? La casa è ancora per sempre?

Press Meeting

Questa sera la sala tiglio A6 si riempie velocemente per il workshop in collaborazione con FederlegnoArredo: Who wants to live forever? La casa è ancora per sempre? Intervengono Massimo Buccilli, amministratore delegato di Velux Italia, Emanuel Colombini, amministratore delegato Gruppo Colombini, il presidente dell’Associazione Cometa Erasmo Figini e Cosimo Savio, titolare di Savio Firmino srl. Introduce Antonio Quaglio, caporedattore de Il Sole 24 Ore. Antonio Quaglio dopo una veloce introduzione propone ai relatori una riflessione su tre parole chiave : lavoro, amicizia e bellezza. Tema già discusso con il presidente Roberto Snaidero (pure presente in sala) al New York Encounter lo scorso inverno.
Massimo Buccilli afferma che a suo parere ciò che è in crisi non è tanto il concetto di casa quanto quello del mercato della casa, anche se che ci sono ancora spazi interessanti di lavoro in termini di ristrutturazione e modifiche degli ambienti. “La casa rimane per gli italiani ancora un bene primario. Mi piace sottolineare una parola: la bellezza.” Un termine che per Buccilli non è solo sinonimo di lusso, ma anche di ritorno alla semplicità dei materiali. Il legno ne diventa l’emblema più rappresentativo.
Antonio Quaglio passa la parola a Emanuel Colombini proponendogli di fare una riflessione sul lavoro. Colombini analizza brevemente la difficile situazione in cui si trovano i nostri imprenditori, e suggerisce una possibile via d’uscita: rendere più accessibile il prodotto made in Italy (“oggetti riconosciuti in tutto il mondo come sintesi unica di creatività, manualità, inventiva e innovazione”), in modo da dare un impulso al mondo del lavoro allargandone la base produttiva.
Erasmo Figini propone una riflessione che parte dall’esperienza che lui – interior designer e stilista – vive nella realtà di Cometa. “Il mondo è la prima casa pensata dal creatore per le sue creature. Chi siamo noi per meritare questa gratuità, per essere accolti cosi? Queste domande poste di fronte al creato generano una vera accoglienza. La contemplazione genera l’azione ed ogni cosa fatta con questa consapevolezza prende parte di questa eternità. In questo senso io credo che ogni casa sia per sempre”. Figini sottolinea “occorre aiutare i ragazzi più giovani a vedere, a contemplare. Solo in tale educazione potremmo continuare a mantenere l’italianità dei nostri prodotti”. Legge, infine un famoso brano di Peguy tratto da L’argent (Il denaro). Una concezione del lavoro secondo cui “non è importante essere visti o no, è il lavoro in sé che deve essere ben fatto. – continua e conclude – questa prospettiva ha plasmato il mio modo di lavorare, nella ricerca di trovare spazi che rispondono alle esigenze delle famiglie. La casa diventa uno spazio buono per vivere ed accogliere.” “Le cose non sono mai eterne – sintetizza Savio – è il valore dell’idea che può essere tale. Occorre recuperare i valori umani per poter costruire un modo abitabile”.
(M.G.D’A. – L.T.)

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