Via Emilia: food, motor e wellness valley

Press Meeting

Incontro con il presidente Regione Emilia Romagna, Bonaccini, lo chef e patron di Antica Corte Pallavicina, Spigaroli e il direttore comunicazione di Wellness Foundation Technogym, Angelini

Cibo, motori e benessere psicofisico si legano bene, alla grandissima, in Emilia
Romagna. Lungo la via Emilia sono nati e prosperano generazioni di imprenditori e marchi conosciuti nel mondo. Oggi cibo, motori, qualità della vita innervano un distretto in crescita, in grado di creare economia e occupazione.

Così il giornalista Roberto Perrone ha introdotto i relatori all’incontro in Sala Neri CONAI delle ore 15: Luigi Angelini in sostituzione di Nerio Alessandri, presidente e ad Technogym trattenuto a Rio nel programma delle Olimpiadi, Massimo Spigaroli, fondatore dell’associazione “Chef to Chef” insieme a Massimo Bottura e altri nonché Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna.

“Oggi il distretto emiliano-romagnolo è uno dei più importanti e ricchi a livello europeo per qualità, servizi offerti e occupazione – dice Bonaccini – siamo riusciti a coniugare l’aspetto di territorio policentrico con il concetto di ‘piccolo è bello’”. Lo scorso anno la rete di Pmi formata da 2500 imprenditori ha generato un export di oltre 55 miliardi di euro, “ma – puntualizza il presidente – tutto ciò funziona se si sta insieme”. Il turismo culturale nel prossimo decennio vedrà arrivare in Italia un potenziale di 40/50 milioni di turisti, molti provenienti dalla Cina, un tipo di turismo non più stanziale, ma attivo. “Le persone vogliono vedere e fare tante cose nel più breve tempo possibile – sottolinea Bonaccina – e la regione Emilia Romagna è pronta a raccogliere la sfida”. Di qui il lancio del progetto Via Emilia in occasione dell’Expo di Milano, che ha già dato i suoi frutti.

Per il presidente regionale, fare sistema significa dotare la regione di infrastrutture e collegamenti fra aeroporti, rete ferroviaria ad alta e media velocità, autostrade per fare arrivare velocemente i visitatori sul territorio. Anche nella valorizzazione dei prodotti tipici la Regione si è impegnata ottenendo ottimi risultati. “Sono 44 i prodotti a marchio Dop e Igp riconosciuti all’Emilia a livello europeo – conclude – andremo a presentarli in vari appuntamenti internazionali, unendoli ai marchi storici del settore automobilistico e motoristico e al benessere che è un settore molto affermato nella regione”.

Il progetto “chef to chef” è stato così spiegato da Spigaroli: un’associazione fondata sulla regola che non esiste una buona cucina senza buoni prodotti. “Insieme a Massimo Bottura e ad altri chef – dice – abbiamo riunito consorzi ma anche piccoli produttori con lo scopo di dare valore alle materie prime inserendole nei nostri menu”. L’associazione è stata il motore ispiratore del padiglione ad Expo. Da lì è partito un progetto di comunicazione dei prodotti e della cucina regionale. “Il prodotto va comunicato e spiegato soprattutto all’estero – dice Spigaroli – penso ad esempio al Culatello di Zibello, un salume di qualità fino a qualche anno fa sconosciuto ed oggi conosciutissimo attraverso una campagna di promozione, un prodotto fatto di ingredienti sani e naturali diventato un’eccellenza per il turista enogastronomico”. Oggi il 98 per cento di chi viene a visitare il nostro paese e l’Emilia Romagna vuole mangiare bene e stare tranquillo, quindi food e benessere per Spigaroli sono una risposta valida per tutti.

Angelini esordisce sul progetto wellness valley. “Si tratta di un’evoluzione del fitness americano”, nata in Technogym azienda leader nel settore delle attrezzature sportive sorta nel 1983 dall’intuizione dei fratelli Alessandri. La Wellness Foundation Valley è l’evoluzione della cultura aziendale costituita per volontà della famiglia di imprenditori: sport, benessere e stili di vita per tutti attraverso esercizio fisico, buona alimentazione e cura della mente. “Nella fondazione – prosegue – sono riuniti oltre 250 attori del territorio, sia pubblici sia privati, impegnati nel progetto di fare crescere la qualità della vita per tutti, giovani, adulti, anziani: fra questi la Regione, l’Università di Bologna, l’Ospedale, le Aziende, i Consorzi turistici”.

Dallo sport e dal benessere psicofisico scaturiscono benefici che vanno dalla prevenzione delle malattie, alla cura di vari tipi di disturbi fisici. Attraverso accordi con il settore sanitario i medici territoriali possono prescrivere per i propri pazienti, oltre alle terapie farmacologiche, anche sessioni di esercizi fisici che prevengono e rallentano l’evoluzione di varie patologie croniche. Da questa filosofia è nato un indotto economico: “Oltre 30 nuove start up aziendali – dettaglia Angelini – impegnate a vari livelli nel progetto di far crescere la qualità della vita. Inoltre assieme alla Regione la Fondazione ha inserito questi concetti nella legge regionale sul turismo, facendolo diventare un elemento strategico”.

In conclusione il moderatore ha chiesto di mettere in evidenza le difficoltà da superare. Il presidente Bonaccini ha individuato tra le maggiori criticità la difficoltà di attrarre capitali e interessi delle aziende estere. “Alcune imprese, in particolare degli Stati Uniti, aprirebbero attività produttive nella nostra regione, ma sono restie a farlo soprattutto per la lentezza della macchina giudiziaria e delle istituzioni pubbliche nel rilasciare le autorizzazioni. Occorrono quindi riforme per limitare le lentezze della burocrazia; la riforma della pubblica amministrazione e l’aumento della digitalizzazione nel nostro paese sono risposte positive”. Bonacina ha citato quale esempio virtuoso quello di Anzola dell’Emilia, dove a fine settembre una multinazionale americana aprirà una sede produttiva con ottime prospettive occupazionali per il territorio.

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