Come ti trasformo un convegno per specialisti in un atto teatrale di divulgazione su “Verità e mistero”. L’esperimento è stato messo in scena poco dopo le 21 sul palco D7 dall’attore e regista Andrea Soffiantini e da alcuni studenti del seminario promosso, nell’Università di Bologna, da Angela Maria Mazzanti, docente di Storia delle religioni.
Sui non comodi gradoni giallo-rossi del prospiciente anfiteatro, oltre duecento spettatori, di cui più della metà giovani, hanno partecipato alla performance. Il professor Leonardo Lugaresi ha elaborato gli atti del seminario internazionale, svoltosi nel 2008, su “Verità e mistero nel pluralismo culturale della tarda antichità” – editi l’anno successivo a Bologna per i tipi dello Studio Domenicano –, la professoressa Mazzanti li ha inseriti nel suo corso, gli studenti hanno frequentato un seminario teatrale. Tutti mossi dalla volontà di riscoprire l’autentico valore (e di conseguenza l’utilità per la cultura contemporanea) del dibattito tra cristianesimo ed ellenismo in età tardoantica.
Sotto la guida di Soffiantini – che, da grande professionista, fa la differenza – Cristina Baronio, Paolo Bartolini, Annalisa Brancato, Lara Cancellario, Elisa Nicosanti, Francesco Zamagni hanno riproposto il dibattito affascinante e attualissimo che parte dal dialogo tra Gesù e Pilato, in cui si pone in modo definitivo la questione della verità che poi si dipana tra scetticismo e ricerca, tra ipotesi ideologica e attestazione esistenziale attraverso i contributi di autori pagani e cristiani, per culminare nell’esecuzione drammatica di uno straordinario documento storico: gli Atti dei martiri scilitani, cronaca del processo tenutosi in Africa nel luglio del 180.
Probabilmente va corretta qualche imperfezione tecnica (dovuta certamente all’emozione di presentarsi al pubblico del Meeting) e uniformata la capacità espressiva e la dizione di qualche studente, ma l’esperimento è da confermare e riproporre, anche come un valido strumento didattico.
