Una vita di lavoro: la testimonianza di Gianni Letta

Press Meeting

Rimini, lunedì 20 agosto – L’incontro delle 19 con Gianni Letta, politico e giornalista italiano, dal titolo “Una vita di lavoro” (in Mesh AREA TALK Intesa San Paolo B1) è stata una testimonianza di un uomo appassionato che riesce a stupirsi delle novità e della vita. Per oltre un’ora ha dialogato con Emmanuele Forlani, consigliere della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, sul titolo del Meeting, sui giovani, sul lavoro, sulla politica, sul futuro del paese. Reduce dall’incontro su Giobbe con Carrón, Melazzini, Natoli, sulla cui figura è anche dedicata una mostra allestita nella piazza A1, si è detto colpito dalla testimonianza dei relatori e dell’accoglienza riservatagli dalle centinaia di giovani volontari al suo arrivo.

“È un grande messaggio di speranza e di fiducia – ha affermato – vedere questi ragazzi lavorare col sorriso e in modo festoso, atteggiamento che si contrappone alla situazione attuale e al rapporto Censis del 2018: la parola chiave di quest’ultimo è “rancore”. Lo studio ha rilevato che il 75 per cento di italiani intervistati nutre risentimenti verso le istituzioni ed i suoi rappresentanti”. Poi ha citato il senso del messaggio lasciato da papa Francesco ai giovani intervenuti al Sinodo a Tor Vergata: è giusto che i giovani vogliano e debbano cambiare il mondo, attraverso tre verbi: sognare, amare, rischiare.

E il lavoro come dev’essere vissuto? “Non si può vivere per il lavoro e la carriera – ha ribattuto Letta – bensì il lavoro è un’opportunità di crescita umana; qui al Meeting ho trovato tante conferme a questa affermazione negli incontri, nelle mostre, nel popolo dei volontari”.

Il susseguirsi dell’incontro è stato una testimonianza personale su una vita di lavoro, dove la solidarietà, il rispetto per gli altri, il riposo, la messa domenicale, sono punti fermi nel quotidiano. Abruzzese di Avezzano, piccolo comune della provincia italiana, Gianni Letta è il secondo di otto figli. Tutto ha inizio nella grande famiglia, le prime esperienze di lavoro nello studio legale del padre, poi per quattro anni l’impegno come operaio nel locale zuccherificio, a seguire gli anni del giornalismo e dell’impegno in politica. “In particolare negli anni trascorsi in fabbrica – ha sottolineato – ho imparato i concetti della solidarietà, della fatica, del fare squadra con gli altri operai, aspetti che oggi mi accompagnano”.

Giornalista con vari livelli di responsabilità, poi direttore e amministratore di un grande giornale per quindici anni, persegue questi valori umani portandoli negli anni della politica in tre mandati di governo: coscienza, responsabilità, rispetto degli altri, perseguimento del bene comune. Sollecitato ancora da Forlani sul rapporto fra bene comune e interesse personale, Letta ricorda il messaggio rivolto da papa Ratzinger ai membri del Parlamento tedesco: “la politica è compromesso, ma se fatta nel modo più nobile realizza il bene comune, l’interesse generale, il godimento di tutti”.

(G.G.)

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