Rimini, 19 agosto – Nell’Arena Internazionale A3 è stato trasmesso il video reportage dal titolo “Il giro del mondo con AVSI e i suoi reporter”: una serie di filmati che raccontano i progetti di sviluppo portati avanti della fondazione in Medio Oriente. Nei video sono stati raccolti i racconti, le testimonianze e le iniziative volte a migliorare la vita di persone che fuggono dalla guerra, che non hanno assistenza sanitaria e che sperano in un futuro migliore.
“Back to the future”, introdotto da Aldo Gianfrate, della comunicazione della fondazione AVSI, è stato il primo filmato mandato in onda. Trasmesso dalla rete televisiva Ewtn, racconta le storie dei rifugiati siriani e il loro esodo in Libano e in Giordania. «La maggior parte di loro sono minori e non hanno accesso all’istruzione», ha sottolineato Gianfrate.
A spiegare e a commentare i video anche Roberto Zichittella, giornalista di Famiglia Cristiana: «La prima impressione è che nel filmato si vedono soprattutto donne e bambini, perché gli uomini erano in guerra», ha spiegato. «La cosa che più colpisce è la volontà di queste madri di riversare la loro attenzione sul futuro dei bambini. Nessuno di loro voleva restare in Libano o in Giordania, volevano ritornare in Siria con una vita normale».
«Voglio anche sottolineare», ha aggiunto il giornalista, «il ruolo dell’Unione europea in questo progetto. Attraverso un fondo ha speso quasi due miliardi di euro per potenziare le infrastrutture (scuole, distribuzione dell’acqua, raccolta dei rifiuti) dei paesi che ospitavano i rifugiati».
Questi e altri video sono le testimonianze del lavoro che AVSI fa in attualmente trentadue paesi (tra cui, oltre il Medio Oriente, anche Africa e America Latina) per aiutare le persone che vivono una vita piena di sofferenza e carenza di beni: «Un esercito di persone invisibile, sebbene tutti ne avvertano la presenza», si dice nel filmato. Ma gli sfollati sono tanti e tutti fuggono da una guerra che, in Siria, ha totalmente distrutto il tessuto sociale.
(C.Can.)
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