Cinque amici – il poeta e scrittore Davide Rondoni con i pittori Domenico Casadei, Davide Frisoni, Alessandro La Motta e Mauro Moscatelli – hanno raccontato la propria vita di artisti in un incontro al Meeting di Rimini, promosso dalla Fondazione per la Sussidiarietà e introdotto dal Responsabile del Dipartimento della formazione Bernhard Scholz.
Secondo tutti i partecipanti è opera d’arte quella che comunica la realtà per come ha colpito l’artista, che le sta davanti con stupore continuo, mettendo a fuoco la ferita che ha subìto piuttosto che esprimere comunque una propria interiorità: è una posizione di straordinaria obbedienza al dato che ha provocato lo stupore.
“Attraverso questo stupore l’Arte giunge a parlare di Dio, l’autore della realtà stessa”, ha sottolineato Davide Rondoni, precisando peraltro : “che sei un artista te lo dicono gli altri, non dipende da te”. È infatti un lavoro lungo e faticoso, che passa attraverso il rapporto con maestri e amici e ha sempre un esito rischioso, come qualsiasi impresa. La vita dell’artista è, secondo il poeta-scrittore, un continuo bagno di umiltà, “una famelica mortificazione e al contempo curiosità” .
“È stato per me come l’aver dentro un seme, che ad un certo punto matura” ha ricordato il pittore Frisoni. Per lui, come per Mauro Moscatelli, dopo la frequentazione del liceo artistico e delle Accademie, il momento di una scelta decisiva per la propria esistenza è giunto grazie ad incontri con persone amiche, di particolare genialità artistica e umana (in particolare Enzo Piccinini per Casadei).
Alla base della decisione c’è la consapevolezza che l’opera d’arte abbia un valore (non sia indifferente produzione di qualcosa per il mondo dell’arte ).
Anche per l’artista (ricorda La Motta) la scelta per la professionalità è una esperienza che tiene conto di tutto l’umano e quindi dei rapporti familiari e delle responsabilità quotidiane che comportano.
L’opera d’arte resta pur sempre un’opera rischiosa che esige una dinamica ordinata da parte dell’artista. “Non dipingo per una mostra, ma continuamente dipingo”, afferma ancora Frisoni, mentre per Rondoni “il problema è che ci siano anzitutto opere d’arte, prima che le condizioni per pubblicarlae”..
M.B.
Rimini, 19 agosto 2007