Transport Innovation Lab. Part 2. Storie di start up nel settore della mobilità condivisa

Press Meeting

Rimini, giovedì 23 agosto – All’Arena Move To Meet A1 tornano protagoniste le start up del settore mobilità. Ne parlano, coordinati da Francesco Benzoni, Advisory Board Move To Meet, Gerard Albertengo, fondatore e Ceo di Bringme S.r.l, Vittorio Muratore, fondatore e amministratore delegato di Mimoto, Emiliano Saurin, fondatore e sviluppatore di Urbi e Alessandra Duz, dottoranda in Automation e control al Politecnico di Milano. Gli ospiti hanno offerto una panoramica sui loro percorsi di business nel settore della mobilità condivisa: dal car sharing di Bringme, che partiva dal bisogno di condivisione dell’autoveicolo per piccole tratte, al car pooling aziendale, sviluppato dallo stesso team con Jojob, passando attraverso lo scooter sharing ecosostenibile di Mimoto, sino alla piattaforma integrata di mobilità Urbi, che integra in un’unica app le varie modalità di sharing. L’utilizzo di nuove tecnologie, di connessioni attraverso device mobili sono le basi che hanno dato vita a queste aziende di successo. La ricerca e le possibilità di nuove applicazioni continuano ogni giorno: la sfida di una biciletta elettrica, in sharing, che sia in grado di ricaricarsi anche in periodi di inattività prolungata è stata accolta da Alessandra Duz che opera in un team di ricercatori a Milano.
“Innovazione e ricerca – hanno sottolineato i relatori – devono avere, come denominatore comune, il beneficio apportato alla collettività, animata da esigenze mobility in rapida evoluzione”.
Nella seconda parte dell’incontro, i giovani startupper hanno offerto alcuni preziosi consigli per chi decida di intraprendere questa via di business. Innanzitutto, non basta un’idea innovativa, ma occorre una capacità di presentarsi sul mercato come risolutori di bisogni concreti. Fondamentale, inoltre, è l’esistenza di un team affiatato e soprattutto competente nei vari ambiti che investono una start up. Infine, è stato sottolineato all’unisono, bisogna capire che la difficoltà fa parte del gioco: non rinunciare di fronte ad un fallimento, ma ricavarne esperienze e forza per trovare lo slancio di risalire verso il successo.

(S.Z.)

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