The Swing Stars

Press Meeting

Un tripudio di musica soul e funk è stato scatenato al Meeting dagli The Swing Stars alle ore 22.00 nell’Auditorium D5 della Fiera di Rimini. Gli Swing Stars hanno sorpreso il pubblico riminese trascinandolo in una serata emozionante di suoni e danze scelti tra un vasto repertorio di musica swing, folk della tradizione americana, ma anche gospel e alcuni pezzi funky riarrangiati.
La band di Cesena è, ad oggi, composta da cinque elementi con la passione per lo swing, il soul e il rock folk. Iniziarono a collaborare nel 2004 attraverso sporadiche apparizioni tra matrimoni e feste in piazza, ma nel settembre 2012 decisero di creare un progetto dedicato allo swing e al folk e così nacque ufficialmente come band.
Cinque ragazzi con una passione comune, quella per la musica, in particolare il jazz e i rhythm’n’blues, si incontrano e “da questo incontro e da una grande amicizia nascono gli Swing Stars un gruppo simpatico, armonico, emozionante, romagnolo e versatile ad ogni occasione” interviene Enrico Sama chitarrista del gruppo. Emanuele Pasini alla voce, chitarra acustica e ukulele è entusiasta dell’amicizia tra loro “Ad oggi per me non c’è niente di più armonico, emozionante ed eclettico di questa formazione”. Lorenzo Gabellini all’età di tredici anni inizia ad appassionarsi al jazz, suonava il pianoforte ma successivamente decise di abbandonare questo strumento per abbracciare il contrabbasso e contemporaneamente scoprì i ritmi travolgenti del jazz. Daniele Scarpellini fin da bambino fu toccato dai Police e dai Blues Brothers e sempre in tenera età ricevette in regalo la prima batteria destinata a rimanere la passione dalla sua vita. Matteo Scelsa entrò all’età di sei anni in una scuola di musica e a quattordici formò il suo primo gruppo ma l’amicizia con Emanuele lo portò ad approdare ai The Swing Star in cui canta e suona il sax.
La peculiarità di questa eccentrica formazione è la creazione di repertori ad hoc per ogni situazione. Hanno cinque tipologie di repertorio per far ballare ogni tipo di pubblico. La band ha proposto nel corso della serata un viaggio musicale, cominciato con lo swing anni Cinquanta americano ed italiano, da “Just a gigolo” a “Tu vuò fa l’americano” passando per Jack The Knife e continuando con il folk, facendo ballare il pubblico (scatenato) su pezzi della tradizione americana da “Pay me my money down” arrivando poi al gospel di “Oh Mary don’t you weep”. Continuando per le più moderne sonorità sempre folk e ai grandi del passato come Paolo Nutri e i “The Lumineers”, arrivando fino ai tempi nostri con pezzi funky come “Hard to Handle” di Otis Redding o “I wish” di Steve Wonder e da lì passando per le magiche sonorità dei Credence Clearwater Revival. Per gli appassionati non sono mancate intense rivisitazioni degli U2 e di Bruce Springsteen.
Tutto con lo scopo di rendere il pubblico protagonista, ballando e cantando insieme “Vogliamo condividere le cose di tutti i giorni – spiega Emanuele – raccontare la vita vissuta, vedere che il pubblico percepisce e accoglie le tue emozioni, è bellissimo”. E infatti il pubblico ha accolto e apprezzato la passione della band trasmettendo la propria con forti e ripetuti applausi. Tantissimi ragazzi in platea si sono scatenati in balli e canti, l’intesa tra il gruppo e il pubblico è scattata fin dalla prima canzone. Insieme hanno festeggiato il sedicesimo compleanno di una ragazza presente in sala e un’altra è stata coinvolta dalla band a suonare alcuni pezzi con il violino. Tutto allegro e divertente, coronato da un eccezionale talento musicale.

(V.L.)

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