Rimini, giovedì 23 agosto 2018 – All’interno della MeshAREA TALK Intesa Sanpaolo B1 si è tenuto oggi il dialogo tra università ed impresa riguardo l’inserimento dei neolaureati nel mondo del lavoro. Hanno par-tecipato Manuela Kron, direttore Corporate Affairs del Gruppo Nestlè Italia; Giangiacomo Pierini, direttore Relazioni Istituzionali e Comunicazione Coca-Cola HBC Italia; Antonella Sciarrone Alibrandi, prorettore dell’Università Cattolica di Milano e presidente di Educatt.
Introduce Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere, esponendo i principali problemi del pas-saggio dei giovani dal mondo universitario a quello del lavoro: “Rispetto al fabbisogno nazionale, i laureati assunti all’interno delle aziende sono molto pochi. Questo è dovuto ad una mancanza di orientamento al mondo del lavoro, ad una difficoltà di scelta da parte dei giovani del corso di studi e dalla complessità da parte delle aziende di trovare candidati che soddisfino tutti i requisiti per l’assunzione”.
Su questo punto interviene Pierini: “Come multinazionale, incontriamo numerosi ostacoli nella ricerca di giovani laureati. Molti non conoscono l’inglese – non sono disposti a muoversi per i primi periodi e spesso non sono disposti ad integrare la loro formazione con competenze che richiede il loro ruolo – nonostante questa formazione sia offerta dall’azienda stessa.” Un altro problema che riscontrano nelle aziende è la mancanza di un’occasione nella quale dialogare ed entrare in contatto con gli studenti.
Manuela Kron afferma invece di come il progetto di alternanza scuola lavoro sia essenziale per l’inserimento dei ragazzi nella realtà lavorativa: “Grazie a questa esperienza gli studenti riescono a toccare con mano le mansioni aziendali – e così capiscono per cosa sono più adatti e portati – e su cosa possono specializzarsi per essere più appetibili nel mercato”. Università e aziende iniziano così a dialogare per capire cosa sia necessario uno all’altro, creando un ponte tra i due mondi.
Ribatte Antonella Sciarrone Alibrandi affermando che l’inserimento nel mondo del lavoro è un’angoscia per gli studenti già prima di iscriversi ad una facoltà. “I giovani sono continuamente pressati dalle aspettative sociali e dalle continue scelte che devono prendere riguardo la loro formazione. Per questo motivo l’orientamento è determinante per aiutarli ad inserirsi nel mondo del lavoro. L’istituzione scolastica inoltre non può soddisfare tutte le richieste tecniche e professionalizzanti delle singole aziende, ma deve essere un luogo funzionale all’apprendimento del metodo di studio, oltre che delle conoscenze di base. Non possiamo preparare gli studenti ad ogni singolo caso lavorativo, ma dobbiamo educarli ad una formazione continua”.
Conclude l’incontro Tripoli, riassumendo quindi l’importanza degli stage per le imprese e la necessità delle università di dare gli strumenti di base utili per un life long learning, indispensabile in un’epoca in continua evoluzione, senza però avere la pretesa di preparare gli studenti ad un profilo professionale immedia-tamente tecnico.