Alle ore 21.45 in Sala Neri Conai il reporter Gian Micalessin ha presentato e proiettato il reportage “Storie dal mondo. La nuova persecuzione. Iraq e Siria. I cristiani nel mirino” con la partecipazione del giornalista Fernando De Haro, Douglas Al-Bazi, parroco di Mar Eillia ad Erbil in Iraq e Marta Petrosillo, responsabile ufficio stampa di Acs Italia.
Quello di Micalessin e Fausto Biloslavo è un drammatico viaggio nell’inferno del Nord dell’Iraq e della Siria, una situazione che sta mettendo in serio pericolo la presenza cristiana in quelle regioni. Laici, preti e vescovi sono fuggiti dalle zone conquistate dallo Stato islamico benché la presenza cristiana sia più antica di quella islamica e ha convissuto per molto tempo con gli islamici di quei Paesi.
Le immagini stringono il cuore. Si vedono persone che hanno perso tutto e vivono un esodo infinito cercando un posto dove poter vivere in pace. “L’associazione Aiuto alla Chiesa che soffre – ha affermato Petrosillo – tenta di restituire un’esistenza apparentemente normale a decine di famiglie sradicate dai territori dove vivevano”.
Anche in Siria le comunità cristiane vivono un doppio dramma: quello della guerra e quello della persecuzione. Mancanza di elettricità, uomini mutilati, case distrutte, gente che vive per strada, giovani senza futuro e bambini con negli occhi solo violenza: questa la realtà quotidiana della regione. A questo si aggiunge la mancanza d’acqua in zone dove la temperatura raggiunge i 50 gradi.
Dentro questo scenario di morte ci sono segni di speranza di persone, in particolare sacerdoti, che condividono il poco che hanno per non perdere la dignità di essere uomini. “L’occidente non può più far finta di non vedere questi orrori che sono sotto gli occhi di tutti – hanno ricordato i relatori – e la comunità internazionale deve trovare le modalità per difendere queste persone che hanno perso tutto e vengono martirizzate per la loro fede religiosa”.
(A.S.)
