Rimini, venerdì 24 agosto – Il confronto sul tema della sostenibilità ambientale è stato al centro del primo appuntamento odierno nell’Arena Move to Meet A1. Sergio Luciano, direttore di Economy, ha guidato il dialogo tra Massimo Angelini, direttore Pr internal & external Communication Wind Tre S.p.A, Guido Castelli, sindaco di Ascoli Piceno, Mario Conte, sindaco di Treviso e Andrea Negri, presidente AFI (Associazione Forestale Italiana).
Proprio da quest’ultimo è stato subito posto in risalto il fatto che la nuova legge, varata nel maggio di quest’anno, abbia al centro la gestione attiva del patrimonio boschivo e non si limiti alla crescita naturale delle piante che, nel lungo termine e senza monitoraggio, arriva a creare danno per l’ecosistema stesso.
Il sindaco di Ascoli Piceno ha ripreso la questione delle politiche attive necessarie, anche a rischio di impopolarità che siano però accompagnate anche da una solida formazione ed informazione. La sostenibilità ambientale ha come base il rispetto dell’altro, allontanandosi però da certe idee che considerano il rapporto uomo-natura fondato essenzialmente su una rivalità continua.
Dal sindaco di Treviso è stata presentata la situazione che una amministrazione eredita da quella passata e le prospettive che il comune si e posto. Partendo da una situazione cittadina in cui il verde è stato al centro dell’attenzione da anni, l’applicazione delle politiche virtuose deve essere finalizzata all’individuazione di un punto di equilibrio tra ambiente e persona. “Occorre vedere la sostenibilità come un nuovo modo di vivere la città” – ha dichiarato il sindaco Castelli, portando come esempio concreto l’attenzione dedicata al verde verticale.
Massimo Angelini ha invece illustrato che cosa significhino le politiche attive di sostenibilità attuate da un gruppo industriale ICT come Wind Tre. Le tecnologie permettono di aprire ad un largo ventaglio operativo di servizi a valore aggiunto per la collettività in grado di ottimizzare flussi di mobilità, gestione delle utilities per conto di amministrazioni pubbliche locali o il monitoraggio dello smaltimento dei rifiuti.
Il confronto è proseguito sul tema della repressione e della prevenzione: per i due amministratori pubblici le sanzioni e l’attività di controllo mirato non sono sufficienti. Occorre favorire la comunità e soprattutto i giovani ad un desiderio di amare la città, cercando di ottimizzare risorse economiche proprio in queste azioni, per non doverle usare per le sole azioni sanzionatorie.
In relazione ai soggetti demandati al controllo, Andrea Negri ha sollevato qualche perplessità sulla recente fusione del Corpo Forestale dello Stato nell’Arena dei Carabinieri: professionalità così specifiche, a suo avviso, era preferibile potessero agire con autonomia operativa.
In conclusione i relatori hanno anche fatto emergere le possibilità che la sostenibilità possa essere anche un business, nel senso ovviamente virtuoso del termine: le motivazioni “culturali” che hanno da sempre caratterizzato l’elemento sostenibile, possono ora legarsi ad un approccio di profitto che possa essere una vera opportunità di sviluppo attuata in modo sano, attento all’economicità ed al passo con i tempi.
(S.Z.)