SANTA MESSA COL CARDINALE BERTONE

Press Meeting

“È la prima volta”, ha detto Emilia Guarnieri, Presidente del Meeting, “che un Segretario di Stato di Sua Santità celebra la santa Messa che inaugura il Meeting: questo ci fa felici e ci onora tantissimo”.
La celebrazione liturgica presieduta dal Cardinale Tarcisio Bertone, che ha aperto la XXVIII edizione del grande raduno riminese, si è svolta nel nuovo Auditorium D5 del Meeting, capace di contenere oltre 8.000 persone, ed è stata ripresa in diretta da Rai 1.
Il Segretario di Stato ha iniziato la sua omelia ringraziando di cuore per l’invito a Rimini e ha proseguito: “Con gioia adempio al gradito compito di recarvi il saluto benedicente e l’augurio del Santo Padre, il quale mi ha pregato di assicurarvi la sua personale vicinanza con l’auspicio di pieno successo per questa benemerita iniziativa, che egli ben conosce e apprezza da molto tempo”.
Intervenendo sul tema del Meeting – “La verità è il destino per il quale siamo stati fatti”- il cardinal Bertone ha sottolineato che “la sete di verità costituisce, da sempre, un anelito profondo e una sfida impegnativa per ogni essere umano”. Ha citato quindi la “Fides et ratio” di Giovanni Paolo II: “L’uomo, per natura, ricerca la verità. Questa ricerca non è destinata solo alla conquista di verità parziali”, ma “tende verso una verità ulteriore che sia in grado di spiegare il senso della vita”.
Dopo aver rilevato il “clima di relativismo e di scetticismo che pervade la nostra civiltà”, e sembra approdare ad “una radicale sfiducia nella possibilità di conoscere la verità”, il Segretario di Stato ha rintracciato nelle letture proposte dalla liturgia domenicale importanti indicazioni sul tema del Meeting.
E proprio sul tema del raduno, il cardinal Bertone ha sottolineato la forte attualità della “provocazione” di Cristo: “Io sono la verità”: “Cristo è l’unico che può identificare la verità con una persona; Egli è la verità resa persona, resa umanità, e chi lo cerca e lo segue realizza pienamente se stesso”.
Dopo la Santa Messa, in cui nella preghiera per i defunti si è ricordato il “fratello Claudio” (Chieffo), c’è stato il collegamento con l’Angelus del Papa a Castel Gandolfo. Alla fine della preghiera mariana, Benedetto XVI ha rivolto in prima persona il suo cordiale saluto agli organizzatori e al pubblico del Meeting con l’assicurazione della sua preghiera: “la più profonda vocazione dell’uomo – ha detto il Santo Padre – è essere cercatore della verità e perciò cercatore di Dio”.

Dopo l’Angelus del Papa, conclusa anche la fase della diretta televisiva, il Presidente e il pubblico del Meeting hanno continuato, più liberamente, a salutare e festeggiare il cardinal Bertone. Con molta cordialità, il Segretario di Stato ha ripreso la parola ricordando i suoi precedenti rapporti col Meeting e recuperando, del discorso che aveva preparato, qualche passaggio saltato per esigenze legate ai tempi televisivi: si è soffermato, in particolare, su alcune importanti riflessioni, sul tema della verità, del cardinale Ratzinger (nel volume “Fede, Verità, Tolleranza”) e poi di Papa Benedetto XVI (agli studenti della Università Lateranense).

V.C.
Rimini, 19 agosto 2007