Nell’affollato Auditorium A1 del Nuovo Quartiere Fieristico, S. E. Mons. Mariano De Nicolò, Vescovo di Rimini, ha presieduto la S. Messa concelebrata nella giornata inaugurale della XXV edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli.
“L’evangelista Luca”, ha detto il Vescovo iniziando l’omelia, “inserisce anche noi nel cammino con Gesù verso Gerusalemme”. Avete posto come tema guida del Meeting, ha proseguito il presule, un’espressione di S. Bernardo di Chiaravalle: “Anche S. Bernardo immagina la vita come un viaggio, una corsa verso la meta, sull’esempio di Gesù. Tutta la vita umana è un continuo ‘uscire’ per andare incontro alla meta”. “Sforzatevi di entrare per la porta stretta…”, riporta il vangelo di Luca. “La salvezza”, ha commentato mons. De Nicolò, “è un dono, ma comporta una lotta da parte dell’uomo. E nella Sacra Scrittura la lotta è sempre collegata alla perseveranza nella preghiera”. Mentre la pretesa dell’uomo è quella di salvarsi con le sole sue forze, convertirsi a Cristo è vivere della Sua misericordia e del Suo perdono.
“Voi oggi celebrate la 25a edizione del Meeting”, ha ricordato il Vescovo di Rimini: tante persone e tanti avvenimenti hanno segnato la sua storia. “Eppure l’unica speranza sta in Gesù che muore e risorge. È nel segno della croce gloriosa di Cristo che noi viviamo. La porta stretta di cui parla il Vangelo è Gesù, unico biglietto di ingresso nel Regno”.
La Chiesa riminese, ha ricordato il Vescovo, si appresta a vivere un momento memorabile della sua storia: il 5 settembre a Loreto, Alberto Marvelli, a cui è dedicata una mostra del Meeting, sarà proclamato beato dal Santo Padre. “La sua testimonianza gioiosa”, ha concluso il Vescovo, “è il dono che offre a tutti voi la Chiesa di Rimini”.
Al termine della S. Messa c’è stato il collegamento del Meeting con Castel Gandolfo per l’Angelus del Papa. Dopo il saluto al Meeting di Giovanni Paolo II, il Presidente Emilia Smurro ha espresso la comune gratitudine al Santo Padre: “Il Meeting La ringrazia, è così tutti i responsabili di Comunione e Liberazione, per questa Sua nuova presenza tra noi”. Dai padiglioni di Rimini si sono alzati anche alcuni canti per il Papa: “Povera voce”, uno dei primi canti del movimento di C.L., il polacco “Oto jest dzien” e “Veruju” (Credo, dalla Liturgia Bizantina Slava).
V.C.
Rimini, 22 agosto 2004