REmini 2020 – Il percorso per rendere green il Meeting di Rimini

Press Meeting

Il futuro è circolare quando rifiuti e scarti diventano risorse cui dare nuova vita. Quando le energie sono rinnovabili e gli sprechi lungo l’intera filiera, sia essa manifatturiera sia agro alimentare, sono ridotti. Quando la logistica di merci e persone diviene integrata e sostenibile.
Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi, ha deciso di impegnarsi in modo concreto anche per ridurre l’impatto ambientale dei grandi eventi dando particolare attenzione alla corretta gestione degli imballaggi e all’utilizzo di materiali e beni riciclati e riciclabili. Per questo ha fornito tutto il supporto necessario alla Fondazione Meeting per la realizzazione del Piano verso la sostenibilità del Meeting di Rimini: REmini 2020.
Un progetto triennale di continuo miglioramento, fatto di coinvolgimento e ascolto, di misurazione e di monitoraggio che ha l’obiettivo finale di ottenere la certificazione ISO 2021 dedicata ai grandi eventi sostenibili. Sono state identificate specifiche aree di intervento nell’ambito delle quali attuare iniziative di minimizzazione degli impatti ambientali, sintetizzate di seguito:

1. Economia circolare
– Monitorare i rifiuti prodotti all’interno del quartiere fieristico e Migliorare la raccolta differenziata in fiera sia per le quantità che
per la qualità;
– Realizzare momenti di informazione e sensibilizzazione rivolti agli stakeholder;
– Incrementare, attraverso la partnership con Banco Alimentare, la lotta allo spreco alimentare quale azione di prevenzione nella
formazione di rifiuti, oltre che fondamentale azione di solidarietà.

2. Green Procurement ovvero Acquisti Verdi
– Migliorare e aumentare l’utilizzo di materiali riciclati e riciclabili, dando particolare attenzione ai materiali utilizzati per gli
allestimenti, con il fondamentale supporto di Remade in Italy e la collaborazione di IEG e PROSTAND;
– Identificare i criteri di Green Procurement applicati e applicabili ai vari materiali utilizzati e alle forniture food & beverage.

3. Energia sostenibile e efficientamento
– Fotografare lo stato attuale con focus sugli interventi operati finora (o tuttora in corso) in termini sia di approvvigionamento da
fonti rinnovabili sia di efficientamento dei vari sistemi presenti nel quartiere fieristico;
– Ideare progetti di compensazione della CO2 che l’evento Meeting di Rimini produce.

4. Filiera agro alimentare sostenibile
– Incrementare l’impegno nel controllo della qualità delle forniture dando sempre maggior attenzione ai marchi di qualità anche
ambientali, che certificano la sostenibilità degli alimenti, migliorando al contempo l’informazione verso i visitatori.

5. Mobilità e logistica
– Considerare l’impatto logistico per il trasporto di merci (allestimento / disallestimento e forniture durante l’evento), persone
(organizzazione e visitatori) e, anche, di movimentazione dei rifiuti, allo scopo di identificare con precisione le aree di intervento per il continuo miglioramento e creare le necessarie partnership.

6. Attenzione per il territorio
– Analizzare lo stretto legame tra il Meeting, il quartiere fieristico e la città di Rimini, in un’ottica di riduzione
dell’impatto ambientale, ad esempio minimizzando l’incremento della produzione rifiuti e il peggioramento del
traffico cittadino, attraverso anche una maggiore collaborazione tra gli attori coinvolti.

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