Gli angeli in mezzo a noi sono tanti, anche se spesso non ce ne accorgiamo. È quanto ha voluto dimostrare il giornalista forlivese Alberto Mazzucca, autore di varie pubblicazioni su temi di carattere economico, nelle 400 pagine del libro “Angeli tra noi” (Ed. Marietti 1820), raccontando di incontri con persone operano nel volontariato e della solidarietà, come segno della scoperta di qualcosa di più grande che opera nella propria vita.
“Tra le varie definizioni date di questo libro – ha detto – quella che preferisco è stata data da Claudio Chieffo che ha parlato di ‘un libro vero’. Questo mio pellegrinaggio è stato andare alla ricerca di qualcosa di cui nessuno quasi più parla. È stato per me, che sono stato ‘un laico’ per 40 anni, l’inizio di un cammino, nato dopo un viaggio fatto in Terra Santa, quando ho sentito il bisogno di scrivere questo libro. Ho quindi raccolto testimonianze non di santi, ma di persone vere. Quelle che amo di più sono quelle che ho definito degli ‘angeli di strada’, ‘dell’ospedale’, o anche ‘angeli folli’”.
Mazzucca ha quindi citato le iniziative promosse dai familiari di Lidia Macchi, assassinata nel 1987, nel cui nome sono sorti la “Biblioteca per l’Africa” e l’Associazione “Famiglie in cammino”, che comprende oltre 300 famiglie, per ridare speranza cristiana a chi ha avuto la disgrazia di perdere un figlio. Tra gli altri esempi ricordati, quello di Iolanda, istitutrice di figli di persone famose in Friuli, che si è trasferita in Brasile per creare asili per i bambini di strada e a 80 anni è ancora là, e la dottoressa di Rimini Marilena Pesaresi, che fin dagli anni ‘60 opera in Africa.
“Oggi sui ‘media’ – ha concluso l’autore – le ‘storie belle’ è come se non esistessero. Questa serie di testimonianze è nata perché il bene vince il male, e allora bisogna raccontarlo”.