PRESENTAZIONE DEL LIBRO: “SPOSARSI È RAGIONEVOLE”

Press Meeting

“Mi sorprendo non quando un matrimonio fallisce, ma quando resiste, perché sono costretto a chiedermi cosa li fa stare insieme”. Con questa affermazione Giorgio Zannoni, Docente all’Istituto di Diritto Canonico Pio X di Venezia e all’Istituto di Scienze Religiose di Rimini, presentando al Meeting il libro “Sposarsi è ragionevole” (Ed. Marietti) di cui è l’autore.
L’intervento di Zannoni è stato introdotto da Camillo Fornasieri, Direttore del centro Culturale di Milano, il quale, dopo aver ricordato che il libro contiene le prefazioni di Lorenzo Albacete e Claudio Risè, ha passato la parola a S. E. Mons. Luigi Negri, Vescovo di San Marino-Montefeltro, che ha descritto l’opera di Zannoni come “una struttura di grande razionalità e grande fede”. Per la mentalità moderna è inaccettabile che Dio abbia un corpo, ed è per questa ragione che essa sta tentando di distruggere la Chiesa e la famiglia, che “sono due aspetti dell’unica Chiesa e rendono carne il Mistero di Dio”. Nel suo libro Zannoni, ha proseguito Mons. Negri, difende la famiglia non moralisticamente, ma come un evento specifico di tutti e per tutti. Nella famiglia, incontro tra la società naturale e un evento che rivela la verità dell’uomo, “si riflette la natura comunionale di Dio: la famiglia è il riverbero della Trinità, perché in questa unità abita il Mistero che l’ha generata.
“Il senso del matrimonio non è il matrimonio”, perché, come ha spiegato Zannoni al pubblico del Meeting, l’io che è domanda non può trovare risposta in un altro io, che è anch’esso domanda. Il senso del matrimonio è quell’amore che vai cercando e che non è l’altro, perché l’amore dell’altro è segno di un Altro. Invece troppo spesso “Cristo è un fattore aggiunto rispetto all’incontro tra l’uomo e la donna”. Occorre recuperare quel Mistero per cui siamo fatti, ha suggerito Zannoni, che ha attribuito all’attuale diffusa dimenticanza dell’esistenza di Dio padre la mancanza di coscienza della dimensione trinitaria. Questo è un problema teologico che riguarda da vicino la famiglia, perché “il prototipo dell’amore è il rapporto padre-figlio; ciò che spiega l’umano è la paternità”.

V.V.
Rimini, 20 agosto 2007