“Bisogna salvaguardare l’ambiente, ma anche l’attività dell’uomo. Non si può fare la cultura del no a tutto”. Questo, secondo Altero Matteoli, il messaggio del suo “Risorsa Ambiente – Un viaggio nella cultura del fare”, un libro-intervista in cui il senatore (nonché già ministro dell’Ambiente nel governo Berlusconi) risponde alle domande del noto documentarista Fosco Quilici. Il volume, edito da Ares, è stato presentato oggi in anteprima nella sala B5 della Fiera di Rimini.
Secondo Matteoli, dunque, al centro delle politiche ambientali ci deve essere anche la componente umana, in modo che “la salvaguardia dell’ambiente non sia solo un problema, ma anche un’opportunità imprenditoriale”. “In Italia c’è un’ideologia del no per cui non si possono fare le discariche e nemmeno i termovalorizzatori, che tutti gli altri Paesi europei usano – ha proseguito il senatore – La coscienza ambientale poi è cresciuta nel mondo, anche tra le imprese. Se si dice loro che in Italia non si può fare nulla, c’è il rischio che lascino il nostro territorio”. Matteoli ha quindi sottolineato l’importanza di un’educazione ambientale che inizi fin dalle scuole elementari, strumento “indispensabile per formare le nuove generazioni”.
Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, si è schierato a favore delle tesi contenute nel libro di Matteoli. “Nell’ambientalismo c’è bisogno di fare piazza pulita di alcuni atteggiamenti solo ideologici – ha spiegato Formigoni alla platea – La cultura del fare di cui si parla nel libro significa passare dal divieto all’opportunità, verso un atteggiamento positivo. Altre forze molto potenti propinano il proibizionismo, come se l’uomo fosse un cancro per la Terra”. Secondo il governatore della Lombardia, le diverse impostazioni sul tema ambientale poggiano su due visioni diametralmente opposte: “La nostra è antropocentrica, nasce dall’osservazione che le risorse della natura sono tali anche grazie all’ingegnosità dell’uomo, che è la prima risorsa della stessa natura. La visione dei “proibizionisti” invece è pagana, e vuole regredire di migliaia di anni”.
Alla presentazione ha partecipato anche Cesare Cavalleri, direttore della casa editrice Ares: “Sono molto contento di pubblicare questo volume – ha dichiarato Cavalleri – L’accoppiata Quilici-Matteoli è molto affascinante. Dal loro dialogo nasce una sensazione di grande equilibrio, che dice no all’integralismo ambientalista, ma anche al liberismo ad oltranza. È un equilibrio che trova fondamento proprio nella centralità dell’uomo”
M. Cap.
Rimini, 22 agosto 2007