PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LA RESA DELLA REPUBBLICA” DI SALVO ANDO’

Press Meeting

Dinanzi ad un pubblico attento, Salvo Andò, docente di Diritto Costituzionale e Rettore dell’Università della Sicilia Centrale “Kore” (Enna), già parlamentare socialista, Presidente del gruppo del P.S.I. alla Camera dei Deputati e Ministro della Difesa, e Stefania Craxi, Deputato al Parlamento e figlia di Bettino Craxi, presentando il libro “La resa della Repubblica”, scritto da Andò, hanno ripercorso gli anni compresi nel “terribile” triennio 91/94, che ha cambiato la storia politica, ma anche civile, del nostro Paese. Lo hanno fatto, il primo, con la freddezza e la lucidità del costituzionalista e del politico, che ha preferito attendere oltre un decennio prima di scrivere, per avere “una sufficiente serenità” per farlo: la seconda, anche con la “passione” di figlia, personalmente ferita da vicende che hanno colpito il padre.
Andò ha esaminato gli avvenimenti (referendum sulla preferenza unica, referendum sulla legge elettorale, scioglimento del Parlamento da parte del Presidente Scalfaro nel ’94) che hanno portato a quella che ha chiamato la “delegittimazione del sistema politico”, operata attraverso la “distruzione” della coalizione pentapartitica, che era stata confermata dal voto popolare. Attraverso l’azione della Magistratura – è il pensiero espresso nel libro – sono stati deformati i meccanismi istituzionali, con la prospettiva di una “transizione politica”, che però è lontana dall’essersi conclusa: non si è ancora realizzato un nuovo sistema politico, che può essere favorito da una nuova legge elettorale. Il bipolarismo attuale, infatti, a dire di Andò, è malato, perché piccole forze politiche estremiste “tengono in ostaggio” le grandi, che subiscono per il timore di perdere il potere. In questo modo, è la conclusione, la governabilità del Paese è precaria. Occorre una riabilitazione della politica attraverso una ripresa della coscienza della propria identità da parte delle forze politiche con una tradizione alle spalle. Da questo punto di vista, il libro è “indirizzato – innanzitutto – alla comunità socialista”, come stimolo a riconquistare una identità ed una unità, dopo la diaspora nelle diverse coalizioni, di destra e di sinistra.
Per parte sua, Stefania Craxi ha premesso che il libro di Andò tende alla ricerca della verità sul periodo storico esaminato e dunque ben si pone nel contesto di un Meeting “dedicato” alla verità. Ha quindi stigmatizzato l’azione giudiziaria attraverso la quale si è operata la distruzione di una classe dirigente, paragonandola a un vero e proprio “colpo di stato”, che ha provocato “la resa della Repubblica”, come ricorda il titolo del libro. Il discorso di Bettino Craxi al Parlamento del 3 luglio 1993 non fu una “chiamata di correo”, come è stato detto, ma una richiesta di assunzione di responsabilità da parte del Parlamento per dare una fine politica alla prima Repubblica; non si giunse però a nuove elezioni non per uno scellerato accordo con il potere democristiano, ma per la richiesta di Occhetto che, non accettando l’offerta di una ricomposizione socialista, temeva una sconfitta dalle urne. La conclusione di Stefania Craxi è stata che la lunga transizione italiana non finirà, fino a quando la verità su quanto accaduto non verrà a galla.
Nel secondo “giro” di interventi, Andò ha messo in rilievo come sia necessario garantire alla politica sistemi adeguati di selezione della classe dirigente, mentre il bilancio del bipolarismo italiano è deludente e, pur nella alternanza, è necessario garantire la continuità delle riforme, attraverso un’opera di “trasversalità”.
Stefania Craxi, rispondendo ad una domanda sulle questioni esistenti in casa socialista, ha detto che è necessario, a suo avviso, che la ricomposizione avvenga sulla base del riformismo socialista che era stato di Turati ed altri.

A.M.
Rimini, 24 agosto 2007