Doveva trovare il titolo della pubblicazione per conseguire la licenza e il dottorato di ricerca in bioetica presso l’ateneo pontificio Regina Apostolorum di Roma. Improvvisamente, durante un viaggio, ha avuto l’intuizione del titolo e del sottotitolo: “Diventerete come Dio. La bioetica e l’attualità della primordiale tentazione”. Oggi al Meeting 2006 l’autore stesso, Massimo Pelliconi, sacerdote che attualmente presta servizio nella Diocesi di Imola, ha presentato, dopo una breve introduzione di Camillo Fornasieri, direttore del Centro Culturale di Milano, la sua ricerca, diventata un libro pubblicato da Itaca.
Il libro, che Pelliconi ha definito come “un campanello d’allarme”, si basa su una tesi espressa già da Giovanni Paolo II, secondo cui il peccato originale va considerato la chiave per interpretare la realtà.
La ricerca del sacerdote parte da una domanda: “Non è che l’uomo sta sfidando il Creatore?”. Una tentazione, questa, diffusa nel mondo laico e ben sintetizzata in una frase, citata dal sacerdote stesso, di Bill Clinton: “Stiamo conoscendo il linguaggio di Dio”, riferendosi agli studi sul genoma umano. In cosa consiste questa sfida a Dio? Pelliconi l’ha espressa sinteticamente in tre aspetti: la rottura della comunione con Dio e quindi con gli uomini, un’idea errata di libertà e la menzogna.
Il secondo relatore dell’incontro, Pierluigi Strippoli, in qualità di professore associato di biologia applicata all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, ha elogiato la ricerca di Pelliconi, per “la completa aderenza scientifica” degli argomenti in essa contenuti. Il libro “Diventerete come Dio” si distingue perché prima di trattare dal punto di vista etico argomenti quali l’aborto, la procreazione assistita e la clonazione fa chiarezza sui termini biologici. Strippoli ha citato, a titolo esemplificativo, come il libro documenti che è la biologia e non un dibattito filosofico a determinare l’inizio della vita di un uomo.