PRESENTAZIONE DEL LIBRO: ABELARDO. RAGIONE E PASSIONE.

Press Meeting

Non si è definito né credente né ateo ma “perplesso” il giornalista Andrea Pamparana, vice direttore del TG5, autore del libro “Abelardo. Ragione e passione” (Ed. Ancora), presentando se stesso e il proprio libro al pubblico del Meeting. Proprio da “perplesso” ha lanciato una sfida ai credenti: “dovete dirci la verità con la v maiuscola, che era proprio quella che Abelardo cercava”.
Nella figura di Abelardo, ha osservato Camillo Fornasieri, Direttore del Centro Culturale di Milano introducendo l’incontro, sono concentrati, anche attraverso le controversie che hanno caratterizzato la vita del monaco benedettino francese, i due aspetti dell’esistenza: la ragione e la passione. Abelardo, ha spiegato Pamparana, ha individuato nella ragione uno strumento che aiuta la fede: “capire per credere”, diceva. La sua attività di insegnante, ha proseguito il giornalista del TG5, lo fa considerare come il fondatore dell’università. Tuttavia i “suoi errori teologici gli costarono cari”. Come gli costò caro il suo matrimonio segreto con Eloise: una volta scoperto Abelardo fu punito con la castrazione ed entrambi abbracciarono la vita monastica. Le lettere tra Abelardo ed Eloisa, successive alla loro separazione, sono, secondo Pamparana, le più belle pagine d’amore mai scritte: Eloise “riesce ad essere profondamente femminile e allo stesso tempo monaca fino in fondo”.
Pamparana, che durante l’edizione 2006 del Meeting era stato invitato a presentare il libro che ha dedicato alla figura di san Benedetto, ha anticipato che sta ultimando un terzo libro, sulla scia dei due precedenti, sulla figura di San Bernardo. I due monaci, Abelardo e Bernardo, si incontrarono una volta. Non si sa che cosa si dissero: tuttavia a Pamparana piace immaginare che si siano semplicemente guardati negli occhi, e “negli occhi di quegli uomini c’era la comune verità, la verità con la v maiuscola”. I
Il giornalista del TG5, parlando degli uomini di cui si è occupato finora (San Benedetto, Abelardo e San Bernardo), ha confessato di averli sempre “immaginati tetri, cupi e preoccupati; c’è voluto l’incontro con una monaca qui al Meeting per farmi capire che erano uomini felici”.
In conclusione Pamparana ha anticipato che il suo prossimo libro, che si appresta ad iniziare, sarà dedicato alla santa, monaca e martire Edith Stein.

V. V.

Rimini, 20 agosto 2007