Perché il mondo creda. Concerto del Coro San Nicola

Press Meeting

Martedì 20 agosto alle ore 21.45, nella chiesa del Suffragio di Rimini, concerto del Coro San Nicola, per iniziativa del Coro Millenium (direttore Guya Valmaggi) e del Coro Ecclesiastico della cattedrale ortodossa di Rimini (direttore Batyrzhan Aleksander  Smakov). Il Coro di San Nicola, che vede insieme coristi cattolici e ortodossi, ha una fisionomia particolare e documenta come la musica possa essere un importante terreno d’incontro, che consente di superare barriere d’origine storica, etnica o religiosa.
Il coro è nato il 6 dicembre del 2012, il giorno della festa del santo che, nel suo culto, unisce cattolici e ortodossi. In quell’occasione, i due cori nel corso di una liturgia comune, dopo aver cantato alternandosi, come previsto, avevano terminato la funzione eseguendo spontaneamente insieme i ritornelli dell’inno Akàthistos a San Nicola. Da allora, i coristi ortodossi e cattolici hanno manifestato il desiderio di cantare anche in un unico coro: un’esperienza rarissima nel panorama internazionale della musica sacra. La diversità delle tradizioni si traduce così in una ricchezza che consente di avviare nuove esperienze e composizioni, particolarmente di autori contemporanei e del secolo XX.
La musicologa riminese Marina Valmaggi, che cura i rapporti con la Commissione ecumenica diocesana e l’Unità ortodossa della città, spiega la presenza del Coro San Nicola come “il frutto di un raccontarsi la vita, fra noi e gli amici del Meeting, e il desiderio di comunicarla in un luogo, come appunto quello del Meeting, dove vita e novità sono di casa”.
La concomitanza della mostra “La Luce splende nelle tenebre”, dedicata alla persecuzione sovietica degli ortodossi, è una coincidenza fortuita anche se la Valmaggi parla di un fil rouge che ha sempre legato il coro Millenium ad esperienze come quella del Samizdat e alla stessa spiritualità ortodossa. Nel 2009 e 2011 il coro, unica formazione cattolica, ha partecipato, in Serbia, a concerti organizzati in apertura del Giubileo per l’Editto di Costantino a favore della libertà di culto, nell’auditorium della cattedrale ortodossa di Nis’ e nel castello di Belgrado. Negli stessi anni, i coristi riminesi hanno cantato nella processione della Pentecoste degli Ortodossi.
(D.B.)

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