Rimini, giovedì 23 agosto – Alle 15, per il ciclo “Per continuare un incontro…”, l’Arena Exoplanets B3 ha ospitato Antonio Lazcano, biologo e professore alla School of Sciences dell’Università del Messico. Tommaso Fraccia, ricercatore all’Università degli Studi di Milano e all’Università Telematica San Raffaele di Roma, ha moderato l’incontro.
“Non ho conosciuto nessun scienziato bravo che non fosse anche entusiasta. La ricerca è come l’innamoramento per una donna: non capisci tutto subito, a volte sembra sfuggirti, ma è estrema-mente affascinante e desta stupore”. Non usa mezzi termini per definire il suo rapporto con la ricerca Lazcano. Incalzato dalle domande del pubblico e del moderatore, lo scienziato messicano ha avuto modo di ripercorre alcune delle tappe più significative della sua carriera. Un momento su tutti? L’incontro con Stanley Miller, autore del celebre esperimento che ha dimostrato che, nelle giuste condizioni ambientali, le molecole organiche si possono formare spontaneamente a partire da sostanze inorganiche più semplici. “Molti anni dopo l’esperimento, Stanley mi confidò che aveva ricevuto delle importanti offerte economiche per alcuni dei suoi. Rimasi stupito che li avesse conservati per tutto quel tempo, così gli dissi: “Questi campioni hanno fatto la storia della biologia, spero finiscano in buone mani!”; “Rimarranno in buone mani: spero tu possa continuare le mie ricerche”, rispose lui donandomeli. Fu uno dei momenti più emozionanti della mia vita”.
Non solo aneddoti personali, ma anche aspetti tecnici sono stati toccati da Lazcano, che ha avuto così modo di approfondire questioni già accennate nel corso dell’incontro di questa mattina “Dall’universo alla vita: percorso inevitabile o evento singolare?”: la chiralità del DNA, il ruolo dell’acqua come solvente, il ruolo della chimica nel passaggio tra vivente e non vivente sono solo alcuni dei temi affrontati dal relatore.