Lo spettacolo “Per Beatrice” svoltosi ieri è stato introdotto dall’autore dei testi: Davide Rondoni, che ha voluto con una modalità semplice e leggera facilitare l’approccio al testo della Commedia di Dante: questa rappresentazione vuole essere un esperimento perché il testo della Commedia non può essere rinchiuso in nessun modo e deve essere trasmesso qual è, un avvenimento che sempre ti supera e ti sorprende.
Per ipotizzare una modalità espressiva adeguata Rondoni si è riferito ad un saggio di Eliot che propone, per rappresentare un testo poetico sulla scena teatrale, la scelta di un attore di varietà. Da qui la proposta fatta a Davide Giandrini, che interpreta, con il pretesto di una storia, anche con risvolti comici, il ruolo di un addetto alle pulizie che rischia di perdere il posto all’indomani del saggio di danza a cui parteciperà anche Beatrice, una ballerina. Anche in questo caso, come nella Commedia, il rapporto con Beatrice percorrerà e sosterrà tutta la storia del protagonista pur non essendo quest’ultima presente sulla scena.
La storia molto comune, illustrata e illuminata qua e là da testi tratti dalla Commedia di Dante, ha permesso di sorprendere la possibilità di rivivere l’esperienza di Dante nella nostra quotidianità.
Il pubblico ha manifestato gradimento per il tentativo prodotto e ha auspicato il proseguimento dell’iniziativa sperimentale.
G. V.
Rimini, 25 agosto 2004