“Padre e figlio” indaga sul rapporto fra personaggi biblici e di oggi

Press Meeting

“Padre e figlio”, testo teatrale rappresentato alle 21:45 nell’Arena Spettacoli UnipolSai D3 del Meeting, rivisita con grande efficacia e intensa narrazione il rapporto fra i padri e i figli della storia biblica e di oggi.

Mattatore dello spettacolo Massimo Popolizio, formatosi artisticamente nell’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, poi come allievo di Luca Ronconi. Ad accompagnare l’attore i brani e le melodie etniche dei Siman Tov Quintet (Fabrizio Flisi, Martino Colicchio, Tiziano Paganelli, Gioele Sindona, Federico Lapa) e l’efficace animazione di Massimo Ottoni su testi di Fabrizio Sinisi, drammaturgo, poeta e traduttore, per la regia di Otello Cenci, dal ’98 direttore artistico del Meeting.

«Adamo, Caino e Abele; Abramo e Isacco; Isacco, Giacobbe ed Esaù», si legge nella presentazione, «non sono soltanto i nomi di grandi personaggi, ma vicende di padri e di figli, alla cui radice c’è qualcosa che irrompe e parla di oggi. Dall’Antico Testamento fino alla confusione dell’oggi, tra padri e figli si gioca tutto: la trasmissione del destino e del senso, l’amore per ciò che vale, la vocazione ad essere ciò che si è chiamati ad essere». Riprendendo il titolo del Meeting, «il rapporto fra padre e figlio è la chiave attraverso cui indagare il valore della tradizione, della vocazione e della libertà di ciascun individuo».

Di grande effetto e suggestione l’accompagnamento musicale del quintetto, composto da fisarmonica, violino, clarinetto, percussioni, pianoforte. Molto bella la grafica realizzata da Ottoni, autore di film di animazione, con disegni proiettati sul maxi schermo per rappresentare, con evidente drammaticità, le letture bibliche di Massimo Popolizio, bravo e coinvolgente, in costante rapporto con il pubblico.

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