Rimini, 18 agosto – Il cambiamento repentino della società, le politiche di sviluppo e le nuove esperienze abitative. Questi i temi principali affrontati nell’incontro “Un nuovo modo di abitare. Le città, le associazioni e il social housing. Esperienze alla prova”, svoltosi alle ore 19:00, nell’Arena Polis Edison A1.
Osservare, valutare e capire il cambiamento epocale che sta vivendo la nostra società. Questo è il punto di partenza necessario affinché possano essere date risposte concrete alle nuove esigenze abitative, secondo quanto riportato dai relatori Gabriele Buia, presidente ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), Guido Castelli, presidente Fondazione IFEL (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale), Carlo Giordano, AD Immobiliare.it, e Alessandro Maggiori, presidente Confcooperative Habitat).
Buia ha sottolineato come fattori di forte impatto sociale, quali ad esempio l’aumento dell’immigrazione, la crisi economica e la sostenibilità ambientale, incidano inevitabilmente sul nostro modo di abitare e sui luoghi dell’abitazione. In questo senso esperienza piuttosto recente in Italia è quella del Social Housing, che «non deve considerarsi come esperienza abitativa di bassa qualità, ma come una valida e concreta opportunità».
Ed è su questo processo di enorme cambiamento ed innovazione che dunque devono soffermarsi anche i moderni costruttori. Come sottolinea Giordano, costruire oggi deve essere considerato uno strumento, non solo di vendita, ma di risposta alle necessità e ai bisogni dei cittadini. Maggiori rileva come ad esempio, nel fenomeno dell’Housing Sociale, l’ampliamento di spazi e servizi comuni, può essere di grande aiuto per donne, single ad anziani, che troverebbero maggior difficoltà in un’abitazione singola tradizionale.
Nel concordare sulla necessità di una rigenerazione urbana che tenga in considerazione anche il cambiamento che stiamo vivendo, i quattro relatori hanno anche evidenziato la necessità di pensare ad un nuovo sistema normativo che consenta e renda attuabili con più facilità le nuove esperienze abitative. Come osservato in conclusione dal moderatore Guido Bardelli, presidente Cdo Milano e avvocato urbanista, risulta fondamentale il confronto, anche con le istituzioni, affinché si possa meglio comprendere quanto sta realmente accadendo nella nostra società. Il confronto è quindi il punto di partenza per capire quale sia la direzione da prendere.
(G.C.)
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