Con lo spettacolo di Peppe Quintale e band è continuato ieri sera il consueto appuntamento serale proposto dal Meeting in Piazzale Fellini.
Carlo Pastori ha introdotto il comico-cantante napoletano, che molto ha giocato sulle sue origini meridionali. La sua pungente autoironia è stata sicuramente apprezzata dal numeroso pubblico presente in piazza. Peppe Quintale ha alternato momenti di vero e proprio cabaret a divertenti sketch musicali. In particolare ha sorpreso gli spettatori traducendo in italiano i nomi di alcuni cantanti inglesi, che hanno assunto così un tono perlomeno grottesco: da Assuntina Girevole (Tina Turner) e Stefano Meraviglia (Stevie Wonder), passando per Cristoforo Traversone (Christopher Cross). Il comico napoletano ha scherzato sui testi di alcune famose canzoni italiane, concentrandosi soprattutto su autori come Umberto Tozzi (“Ti amo”, “Gloria”), i Pooh (l’evoluzione del loro modo di cantare) e Vasco Rossi (“Colpa di Alfredo”). Da sottolineare l’irriverenza di Quintale, che mai, tuttavia, ha lasciato trapelare cattiveria dalle sue battute.
In conclusione, l’attore si è detto molto soddisfatto di aver potuto dare qualcosa di buono al pubblico, ricevendone in cambio altrettanta carica. Il bis di rito è avvenuto, su provocazione di Carlo Pastori, dopo che Pastori stesso aveva invitato sul palco don Antonio Villa, rettore della scuola media “Domus Mariae” di Tarcento (Friuli Venezia Giulia). Questo sacerdote milanese, lasciò la sua parrocchia di San Babila – a Milano – per andare qualche giorno ad aiutare i terremotati del Friuli Venezia Giulia (1976): da allora non è ancora tornato, anzi ha aperto una scuola, di cui ieri ha delineato in due parole l’esperienza.
P.S.
Rimini, 28 agosto 2003