“Sono orgoglioso solamente di essere stato un audace, infaticabile investigatore della sottile bellezza della chitarra”, scrisse il grande Andres Segovia nella propria autobiografia. A 25 anni dalla morte del grande chitarrista spagnolo, Piero Bonaguri, che fu uno dei suoi allievi più brillanti, ora virtuoso di fama mondiale, ha reso omaggio al grande maestro con un concerto dal vivo tenutosi il 20 agosto alle 19.45 nella gremitissima sala del Teatro D2 Frecciarossa 1000. Esposte in sala alcune opere d’arte di Daniele Masini e Gilberto Cappelli.
“Il Meeting si dimostra amico di Segovia: quando morì nel 1987 ci fu un concerto con Alirio Diaz, Oscar Ghiglia e me, e adesso commemoriamo il 25mo. Ha incarnato genialmente questa tensione alla grande musica ed alla bellezza mostrando a tutti che la chitarra non era inadatta a questo scopo e poteva misurarsi anche con un autore come Bach. Bonaguri ha eseguito alcune delle splendide trascrizioni, di nobile ascendenza cavalleresca, che Segovia fece di musiche bachiane (Prelude, Courante, Fugue, Gavotte).
In programma hanno figurato anche pezzi antichi che Segovia eseguiva nei suoi concerti come “Cancion de l’Emperador” di Luys De Narvàez (secolo XVII), e brani di autori contemporanei che hanno scritto in omaggio a Segovia, come la splendida “Tonadilla, Tarantella” di Mario Castelnuovo Tedesco.
“Segovia ebbe per primo questa intuizione di aprire un canale di comunicazione con i compositori suoi contemporanei per dare alla chitarra il respiro della grande musica e farla uscire dal ‘buco’ dei ‘chitarromani’”.
Al Meeting Bonaguri ha eseguito quindi musiche di alcuni amici compositori, e ha poi chiamato sul palco per condividere l’applauso del pubblico: “Per Segovia” del Premio Abbiati Gilberto Cappelli, “Preludio Corale” di Alessandro Spazzoli, e in prima italiana “Frammento F” di Pippo Molino.
Al termine dell’applauditissimo concerto il chitarrista ha concesso due bis; “Granada” di Albeniz, e “Studio n. 11” di Villa-Lobos che contiene, ha sottolineato, come il titolo del Meeting, il pensiero del rapporto della natura con l’infinito.
(M. T.)
Rimini, 21 agosto 2012