Tanto gusto anche per il palato al Meeting 2006. Come ogni anno, l’offerta della ristorazione non lascerà a bocca asciutta nessuno. 600 volontari serviranno i visitatori del Meeting all’interno dei 18.000 mq allestiti nei padiglioni B1, B2, B3, B4, senza contare gli spazi esterni delle piscine. In totale, 3.500 posti.
Molte riconferme, tante novità e qualche cambiamento. Si allarga la presenza italiana con i nuovi ristoranti friulano e sardo (Pad. B3). Circondati da gigantografie del Friuli, si potranno gustare il Frico, formaggio fuso servito caldo, gnocchi gratinati con ricotta affumicata, l’immancabile polenta, gli affettati come il crudo di Sauris e il crudo San Daniele oppure formaggi come il Mantasio e il Malga. Tutto bagnato da due rossi tipici come il Pignolo e il Refosco oppure un bianco come il Tocai Friulano. Da assaggiare il vino prodotto dalla cooperativa Il Mosaico, gestore del ristorante, dall’allusivo nome “Win”.
La seconda novità è isolana e proviene dalla Sardegna. Al ristorante Sardo, immersi tra i colori locali, il rosso e il nero, punteggiati dalle teste di moro, simbolo dell’isola, due tipologie di offerte: una popolare e l’altra più esclusiva. Nella prima cinque menu diversi, dove risaltano il porcetto arrosto al profumo di mirto, il carpaccio di polpo, gli spaghetti alla Bottarga, la fregola alla Algherese e per finire Mirto a volontà. Nella zona v.i.p., menù alla carta, ogni giorno diverso, con astici e bottarga.
Riconfermato a grande richiesta il ristorate tipico abruzzese (Pad. B2 e piscina Est), “Luntane chiù luntane” che, oltre agli arrosticini, introdurrà pane casereccio e pasta e fagioli. In più, la possibilità di mangiare ai bordi delle piscine del Meeting. La novità di quest’anno è la focacceria “La Ravegnana” (Pad. B3). Un panificio a vista che inebrierà di profumi i padiglioni della fiera cucinando e servendo focacce calde, pizze al taglio e panini. E per chi non vuole tornare a casa con qualche rimpianto, uno shop di vendita diretta per portarsi via il sapore delle focacce appena sfornate. Ritornando verso il centro d’Italia, un fast food ‘atipico’: porchetta e salsiccia umbra cotta su pietra lavica e condita con sale, pepe e finocchio, contornate di patate fritte o patate al forno.
Non serve prendere l’aereo per gustare sapori internazionali. Sono infatti in arrivo a Rimini 30 quintali di carne argentina che, servita nei tagli nobili del filetto, scamano e roast beef, riempiranno i tavoli del ristorante argentino, che quest’anno ospiterà anche una zona per i personaggi del Meeting. Con gli spagnoli si cambia. Dal ristorante si passa alla “Taberna spagnola”. Quest’anno ritroveremo gli amici di Madrid a bordo della piscina ovest a servire Margarita, Mojito, Piña colada, Caipiriña insieme a tapas e tortilla. Infine, per chi desidera assaggiare la tradizione, l’Osteria Romagnola (Pad B3) farà il suo dovere. Tra balle di fieno e carri, verranno servite strozzapreti e tortellini, salumi e squacquerone, grigliata di carne e piada.
Per chi non vuole perdere nulla del programma del Meeting – incontro o mostra che sia – ben vengano i tantissimi fast food (Pad. B1). Cinque possibilità per chi al Meeting corre da una sala all’altra: “Pinzimonio” a base di frutta e verdura, “Makaroni” per chi ama i primi piatti, “Beccogiallo” e “Martin Pescatore”, pollo e pesce, “Piadina Mia” e “MeetBurgher”. Ancora, un evergreen: qualcuno l’ha osteggiata, hanno provato a boicottarla, ma lei ha resistito. E’ la pizza della Pizzeria Napoletana (Pad. B3), fatta secondo la tradizione doc per chi non vuole dimenticare, nemmeno quando mangia, la vittoria sulla Germania.