“In me nacque presto il desiderio di inseguire ciò che voi non conoscerete mai: l’amore immenso, tenebroso e dolce. Più di una volta credetti di averlo afferrato: e non era che un fantasma di fiamma. L’abbracciavo, gli giuravo eterna tenerezza, esso mi bruciava le labbra e mi copriva il capo con la mia stessa cenere, e, quando riaprivo gli occhi, c’era il giorno orrendo della solitudine, il lungo, così lungo giorno della solitudine, con un povero cuore tra le mani”. Con la citazione dal Miguel Mañara del lituano O.V. Milosz, il poeta Davide Rondoni, di casa al Meeting di Rimini, accompagnato dalla voce di Valentina Oriani, dalla chitarra di Eugenio Della Chiara e dalla fisarmonica di Carlo Pastori ha condotto nel teatro D2 alle ore 19.45, l’incontro lettura “Non ti amo perché è giusto”.
Nel centenario della prima edizione, a Parigi, delle opere “L’Annuncio a Maria” di Paul Claudel e del Miguel Mañara, la gremita platea del Meeting si è lasciata provocare dalla domanda: cosa significa davvero amare?
Davide Rondoni, con la lettura scelta di brani tratti dalle due opere, alternando momenti precisi del dialogo tra Violaine, Pietro di Craon, Mara, Giacomo di Hury, con altri tra Miguel Mañara e Girolama, ha accompagnato la riflessione intorno al tema dell’Amore. La calda voce della Oriani, la malinconia della fisarmonica di Pastori e le note della chitarra di Della Chiara hanno intervallato la lettura, amplificandone così l’effetto suggestivo. Alcuni birilli colorati, a rappresentare i personaggi via via interpellati dalla voce recitante, hanno sostenuto la scarna drammatizzazione. Ne è derivata l’apparizione di due figure straordinarie: Violaine, a rappresentare l’amore come miracolo gratuito, come libertà da ogni presunta umana “giustizia”; Mañara a significare la lealtà con la propria esperienza di bisogno d’infinito. Rondoni ha concluso con la lettura di una sua poesia: “Il vero amore è un amen”.
(G.L.)
Rimini, 21 agosto 2012