“Non morirò di fame”
Rimini, 23 agosto 2023 – Si è svolta nella suggestiva cornice della Corte degli Agostiniani l’iniziativa fortemente voluta da Fondazione Banco Alimentare e inserita nel calendario del Meeting per l’amicizia tra i popoli, per la sua stretta connessione con titolo della kermesse.
I numerosi ospiti in sala hanno assistito alla proiezione del film “Non morirò di fame”. La storia del protagonista ben rappresenta quelle che si possono ascoltare nelle organizzazioni partner territoriali, in rete con Banco Alimentare: sono le vite di persone, di famiglie in cui tutto è apparentemente in equilibrio fino a un evento, un accadimento (la perdita del lavoro, la malattia, la separazione, etc.) che fa precipitare la situazione e le trascina nella povertà. Nel film si scopre che per risalire c’è bisogno essenzialmente di rapporti, di amicizie e che il cibo è una metafora, è molto più di un elemento per sopravvivere: è relazione, condivisione di amicizia, convivialità e “recupero”.
E proprio questi sono stati i temi dell’intenso dialogo e confronto dopo la proiezione, moderato dal giornalista Giorgio Paolucci, a cui hanno partecipato Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare, il regista Umberto Spinazzola, la protagonista femminile Chiara Merulla e il produttore Alessandro Borrelli di La Sarraz Pictures, che si sono messi a disposizione del pubblico per rispondere a tutte le domande e curiosità sulla pellicola.
«Abbiamo voluto cogliere l’opportunità per invitare tutta la città di Rimini alla visione di questo film per esplorare il legame tra amicizia e “recupero”», ha dichiarato Bruno. «A tal proposito, mi vengono in mente le parole del Papa, in un Angelus di inizio anno, in cui richiamava tre sfide. Prima sfida: non sprecare il dono che noi siamo. Seconda: non sprecare i doni che ci sono dati (ad es. il cibo). E terza sfida: non scartare le persone (spreco = scarto)», ha concluso il presidente della Fondazione Banco Alimentare.
(M.G.)