Rimini, sabato 25 agosto – In Arena Cdo for Innovation A5/C5 si arriva alla fine della lunga cavalcata, in questo Meeting, nel mondo dell’innovazione. Partecipano: Giuseppe Costanzo, responsabile dello Sviluppo e quasi educatore della Cooperativa Sociale Pinocchio; Giovanni DeCarli, amministratore delegato, Optimist. Introduce Francesco Biondini, presidente Cooperativa Sociale Educare Insieme.
DeCarli esordisce descrivendo le buone pratiche a cui si ispira la sua azienda: è sempre colpa mia; se lasciamo agli altri poi andiamo dove vogliono loro; farsi queste domande: come si può scoprire la nostra strada sul lavoro? quali incontri aiutano questa scoperta? cosa aiuta a ripartire?
DeCarli aveva 49 anni quando fu licenziato e si è trovò senza lavoro, con un mutuo da pagare e una figlia di sette anni. “Fu un vero e proprio agguato della vita”, ricorda. Ebbe paura ma non si arrese. Fece una mappa di quello che aveva fatto e costruito e progettò il futuro a partire da due punti: il motivo per il quale uno esce di casa al mattino; e una serie di incontri positivi che lo hanno aiutato continuamente a mettersi in gioco cioè due amici che gli furono vicini fin da subito, la Compagnia delle opere e il Meeting.
Costanzo, invece, dice che gli agguati se li è creati da solo, per una continua insoddisfazione di quello che faceva. Catanese, si è laureato a Roma e da allora ha cambiato parecchi lavori e città. “Ogni volta cercavo qualcosa e non lo trovavo – racconta –. Fino a quando ho conosciuto mia moglie, che mi ha fatto capire che c’era almeno una persona che si aspettava qualcosa da me. Quello è stato l’inizio di un cambiamento radicale perché, successivamente, ho capito che non era la realtà ad essere inadeguata a me e al mio desiderio di felicità, bensì ero io che non guardavo la realtà che da tempo mi stava parlando”.
(A.Le.)