Meeting Rimini Film Festival

Press Meeting

Meeting Rimini Film Festival 2013 alla conclusione, mercoledì 21 agosto alle 19 alla Sala Cinema Edison D3. In programma la premiazione della VI edizione del festival internazionale di cortometraggi. Presidente di giuria Timothy Reckart, regista del film “Head Over Heels” nominato per l’Academy Awards del 2013 come miglior cortometraggio d’animazione. “Si potrebbero dire moltissime cose su questo corto – commenta il regista – la cosa che mi fa più piacere a un anno e mezzo dalla sua uscita è che ha vinto soprattutto premi del pubblico, a testimonianza che questo film senza parole intende parlare un linguaggio comprensibile da tutti”.

 

Per questo motivo Reckart è particolarmente contento di essere a Rimini. “Sono impressionato dalla varietà di temi che si discutono al Meeting, dall’archeologia, al teatro, alla musica, qui ognuno può trovare qualcosa che corrisponde ai propri interessi ma soprattutto scoprire qualcosa di nuovo, inaspettato e utile per lui”.

 

In precedenza l’11 giugno a Milano si era tenuta l’anteprima dei dieci corti finalisti, a cui aveva fatto seguito il 14 giugno una prestigiosa Preview alla School of Visual Arts di New York in una serata a cui hanno preso parte Giovanni Morricone e Salvatore Petrosino, direttore della facoltà di “Film Animazione e Produzione” alla School of Visual Art di New York.

 

Mercoledì 21 saranno proiettati al pubblico i cortometraggi finalisti di questa edizione del concorso, organizzato dal Meeting in collaborazione con Made Officina Creativa, School of Visual Arts di New York, Sentieri del Cinema, ACT multimedia di Roma, Radio Cinema e dal mensile di cinema Best Movie.

 

Tante le nazionalità dei filmaker che hanno partecipato alla selezione: Argentina, Australia, Canada, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, India, Iran, Israele, Italia, Macedonia, Malesia, Polonia, Regno Unito, Spagna, Svezia, Svizzera, Uruguay e Usa. Un quadro cosmopolita particolarmente apprezzato dal presidente della giuria. “È significativo che i cortometraggi provengano da vari continenti – è il commento di Reckart – Quello che mi aspetto è che ciascuno sappia esprimere una tensione universale, ma calata nel concreto della situazione particolare del proprio paese e del proprio territorio”.

 

Prestigiosi i premi in lizza: un soggiorno studio di 10 settimane alla School of Visual Art di New York, oppure una borsa di studio di un anno presso Scuola di Cinema e Televisione di Roma o ancora un premio del valore di 1.500 euro. I dieci corti che se li contenderanno sono:

 

“What if, like me…” di Sean Kelly, Gran Bretagna

 

“Happily Ever After” di Ben Genislaw, Israele

 

“Strangers” di Jim Calarco, Canada

 

“My Forest” di Sebastien Pins, Belgio

 

“Shame and Glasses” di Alessandro Riconda, Italia

 

“El Camino” di Raquel Tresvant, Usa

 

“Developing Thought” di Bogdan Kondriuk, Canada

 

“Thecnical Problem” di Cecilia Spera e Federica Felice, Italia

 

“Come Clean” di Benjamin Blaine, Gran Bretagna

 

“Alarm” di Ana Aleksovska, Macedonia

 

 

 

 

 

(M.T., E.A.)

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