MEETING RIMINI FILM FESTIVAL

Press Meeting

“Hai un corto nel cassetto? È giunta l’ora di mostrarlo a tutti”. Questa la sfida del Meeting Rimini Film Festival, concorso internazionale di cortometraggi, che quest’anno compie cinque anni. In Sala Neri alle 21.45 si è tenuta la proiezione dei dieci cortometraggi vincitori della quinta edizione.
Dopo aver scaldato l’ambiente nelle insolite vesti di presentatore, Beppe Musicco, giornalista cinematografico e presidente dell’associazione Sentieri del Cinema, nonché membro della giuria, lascia la parola ai filmati in concorso. In prima fila c’è la giuria, presieduta da Monica Maggioni, docente di Teoria e tecnica del linguaggio televisivo, e formata da personalità autorevoli del settore cinematografico quali Andrea Piersanti, giornalista e docente di Teorie e tecniche degli audiovisivi all’Università La Sapienza, Pietro Sarubbi, attore e docente di regia alla Scuola di cinema e televisione di Milano, Pina Traini, direttore artistico del premio cinematografico Golden Graal, Salvatore Petrosino, direttore della Facoltà di Film Animazione e Produzione alla School of Visual Art di New York, Alessandro Casanova, direttore RadioCinema.it, Vittorio Giacci, presidente della Scuola di Cinema ACT Multimedia, Armando Fumagalli, docente di Semiotica ed etica della comunicazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Simonetta D’Italia Wiener, docente alla School of Visual Art di New York.
Cortometraggi provenienti ormai da tutto il mondo. Il primo short è Buscar, in lingua francese, diretto dallo svizzero Jason Sereftug. Il protagonista è Stanley, un giovane trombettista che dedica la sua vita alla musica. Il suo talento, però, non viene riconosciuto. Il giovane musicista riacquista la speranza, ormai persa, dopo l’incontro con una chitarrista spagnola, Alba. Segue Come si dice, in lingua italiana, diretto da Cristian Benaglio. Sulla scena compare un prete e un ragazzo nel bar di un oratorio. Nasce uno strano dialogo tra i due. Il ragazzo continua a fare domande banali, fino a quando parla del padre. E si chiede “Perché?”. Si passa alla Corea con King of life, in lingua coreana e inglese, diretto dall’inglese Beaumont Loewenthal. Durante la seconda guerra mondiale due ragazzi giapponesi si trovano immersi in una foresta a sparare contro i loro nemici. Una storia in cui emerge un imprevisto sussulto di umanità tra militari di eserciti contrapposti. Il quarto corto è Luminaris, diretto da Juan Pablo Zaramella, di nazionalità argentina. È l’unica opera in concorso senza parole e sottotitoli. Mostra cosa può succedere quando un uomo sconvolge i piani di una civiltà meccanicista e “illuminata”. Di seguito Playing nurse, in lingua inglese, diretto da Miranda Howard – Williams, proveniente dal Regno Unito.
Poi una breve pausa in cui Musicco scambia qualche battuta con i registi dei primi due corti: Jason, il più giovane regista del concorso, 19 anni, e Benaglio che svela: “I due attori del mio short sono padre e figlio”. Si prosegue con Quell’estate al mare di Anita Rivaroli e Irene Tommasi, The bench di Gabriel Ash in lingua inglese, proveniente dalla Svizzera e dagli Usa. Poi ancora The chocolate pudding di Carlo Fracanzani in lingua inglese, proveniente dall’Italia, il polacco The game di Marcin Janiec e per concludere The things my father never taught me di Burleigh Smith, in lingua inglese, di nazionalità australiana.
La sala si illumina per la premiazione, alla presenza della giuria e di alcuni registi dei corti. Vince la V edizione del Meeting Film Festival Luminares. Il primo premio è un master di dieci settimane presso la School of Visual Art di New York. “La giuria ha scelto il corto francese – spiega Musicco – per la migliore narrazione, migliori immagini, migliore tecnica e per la sua espressività in assenza di parole e sottotitoli”. Secondo premio al corto australiano, che si aggiudica un anno di corso presso l’Accademia di cinema e televisione Act multimedia a Roma e terza piazza per il corto italiano Quell’estate al mare, “finanziato da una campagna online”, spiega Anita Rivaroli, una delle due registe, che si aggiudica un assegno da mille euro.

(D.O.)
Rimini, 20 agosto 2012

Scarica