Rimini, 23 agosto 2021 – Bernhard Scholz, presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, ha introdotto l’incontro con S. Em. Card. Gualtiero Bassetti, presidente CEI, e Dario Nardella, sindaco di Firenze. Scholz, in avvio, ha definito il convegno «l’occasione di parlare di un percorso concreto verso una condivisione dei problemi ed un dialogo costruttore di pace. Questo percorso è iniziato con l’incontro tenutosi a Bari nel febbraio 2020 tra i vescovi del Mediterraneo e si svilupperà in quello che si terrà a Firenze nel febbraio – marzo 22 al quale parteciperanno anche i sindaci delle città».
Il cardinal Bassetti ha ricordato che l’unità dei vescovi del Mediterraneo è venuta a mancare fin dall’antichità cristiana. Tuttavia, ha osservato, l’area ha continuato ad essere un laboratorio di idee, grazie agli scambi tra le diverse culture che vi si sono sviluppate: «Questo perché il Mediterraneo è la terra che Dio ha indicato ad Abramo, ed Abramo incarna tutti i fattori costitutivi delle tre grandi religioni monoteiste, che infatti si sono sviluppate sulle sue sponde».
Il Sindaco Nardella, ha chiarito come sia per lui una grande ispirazione l’opera di La Pira, e ha ricordato che questi diceva: «Il sindaco di Firenze deve cambiare le lampadine dell’illuminazione pubblica e contemporaneamente promuovere la pace nel mondo». Proprio per questa visione “planetaria” del ruolo delle città, La Pira nel 1955 organizzò a Firenze un incontro con i sindaci delle più grandi città del mondo, cui fece seguito, nel 1958, sempre a Firenze quello dei sindaci delle città del Mediterraneo. «Con questi gesti», ha considerato Nardella, «egli voleva avviare un dialogo portatore di pace, ma i fatti dell’attualità, con le quotidiane tragiche notizie che giungono dai diversi paesi del Mediterraneo, dimostrano che quel messaggio è andato perduto». Nardella ha quindi spiegato che l’incontro dei vescovi a Bari nel 2020 è stato l’evento che lo ha ispirato a promuoverne uno analogo a Firenze nel 2021, invitando anche i sindaci.
Bassetti ha dichiarato: «Non so come l’anno scorso mi sia venuta in mente quest’idea, tanto più grande di me e delle mie possibilità: io ci vedo la mano del Signore». Ma la pandemia ha interrotto i lavori e quasi costretto i partecipanti a scappare da Bari. «Pregavo il Signore per come fare a riprendere questa iniziativa, quando mi è venuto a trovare questo giovane sindaco, che mi ha chiesto di continuare l’esperienza di Bari». Bassetti ha riferito aver informato dell’iniziativa il Santo Padre, che dopo un attimo di silenzio ha affermato: «Lo sai che queste cose mi piacciono».
Nardella ha aggiunto che «i sindaci hanno la capacità di far partire processi che altrimenti non partirebbero». Ed ha ricordato che, nella primavera del 2014, il Papa ha organizzato un incontro a Roma coi sindaci delle maggiori città mondo, sulla sua enciclica “Laudato Si’”, così iniziando il suo discorso: «Io voglio parlare con voi del cambiamento climatico: avrei potuto chiamare i capi di governo per parlare di questo, ma ho invitato voi perché siete il primo contatto coi cittadini». Ha confessato Nardella: «Questa idea mi è rimasta impressa e trovo profondamente vero che il dialogo possa nascere dal basso, dalle città. Soffro quando vedo la politica nazionale che usa l’immigrazione per lucrare consensi: i sindaci devono risolvere i problemi quotidiani, per questo i primi cittadini sono in grado di indicare ai politici nazionali soluzioni concrete».
Bassetti ha concluso l’incontro spiegando: «Le esperienze che ci siamo comunicati a Bari sono molto diverse» e ciò dimostra che è necessario incrementare il dialogo, per far emergere problemi e soluzioni e non per parlare dei problemi in maniera astratta. È quindi auspicio che il prossimo incontro di Firenze possa essere scaturigine di soluzioni concrete, perché il Mediterraneo torni ad essere quello che era un tempo, «il Lago di Tiberiade, come lo chiamava La Pira».
(C.C.)