Mappe: pezzi di guerra e vie di pace. Lo sviluppo come risorsa

Press Meeting

L’energia e lo sviluppo sono i temi principali dell’incontro in Sala Neri CONAI alle ore 11.15, con i dialoghi condotti da Monica Maggioni, presidente Rai con la partecipazione di Claudio Descalzi, Amministratore Delegato Eni.

La prima domanda della presidente Rai all’Amministratore Eni riguarda il petrolio “che è insieme causa di guerre e fattore di sviluppo”. Un’ambiguità, secondo Descalzi, che sta tutta nel soggetto: “È l’uomo ad utilizzare l’energia ed è sempre l’uomo che sceglie il modello da applicare”. Si passa a parlare del Mediterraneo, “una fonte enorme di energia non utilizzata”. A questo proposito Descalzi prende come esempio l’Egitto, “paese con grandissima capacità di esportazione di gas”, non però sufficientemente sfruttata, poi annuncia la scoperta di un giacimento di gas nelle acque di Cipro, nella località di Zohr, al confine con le acque di Israele. Un giacimento che potrebbe diventare motivo di comunicazione tra nazioni in forte contrapposizione tra loro in quella difficile area mediorientale.

Si passa poi a parlare dell’Europa, che importa il 70% della propria energia e ha bisogno di diversificare la produzione energetica per poter sopravvivere. Le fonti di gas dell’Ue arrivano dal Nord del continente, un canale obbligato che dovrebbe spingere l’Europa a diversificare. “Cos’è l’Africa da un punto di vista energetico?” chiede la Maggioni. “L’Africa è un paradosso con un enorme potenziale inutilizzato”, è la risposta. La domanda di energia in Africa crescerà del 43% entro il 2030. La presidente Rai incalza ancora l’interlocutore su come sia possibile trasformare in realtà il discorso sullo sviluppo energetico. “Per l’Africa, continente debole, è determinante il fattore tempo – risponde il manager – tutti i progetti di sviluppo devono essere realizzati velocemente e soprattutto devono essere forniti gli strumenti per poter crescere”.

L’ultima parte dell’incontro è dedicata al problema delle emissioni di CO2 nell’atmosfera che a partire dagli anni Ottanta sono raddoppiate e sono aumentate del 10% dal 2013. Diventa necessario allora ridurre le emissioni del 40-70% entro il 2050 e azzerarle entro il 2100 per limitare l’incremento delle temperature entro i 2°C. Secondo Descalzi “il carbone deve sparire, anche se oggi per la logica del mercato e per far tornare i conti, le energie rinnovabili, in realtà, non vengono utilizzate perché il carbone attualmente costa meno”.

Rispondendo all’ultima domanda, Descalzi ha sottolineato che i governanti sono chiamati ad occuparsi della realizzazione pratica dei progetti di sviluppo e che anche il mercato deve fare la sua parte in una logica di altruismo e non di profitto, tornando così al tema centrale del Meeting 2016: “Tu sei un bene per me”.

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